Ragusa - Nonostante la Sicilia resti ai primi posti per contagi giornalieri, con un indice di positività leggermente superiore alla media nazionale, "non è mai stato rappresentato dal comitato tecnico scientifico nazionale il tema di mantenere la mascherina" ha detto ieri l'assessore alla salute Ruggero Razza. Dunque da domani, lunedì 28 giugno, la mascherina che indossiamo da un anno e mezzo potrà essere tolta. Per il momento solo all'aperto, ma il governo è intenzionato a toglierne presto l'obbligo anche al chiuso per i vaccinati. L'unico Paese che finora ha tolto la mascherina anche al chiuso è stato Israele, che ha poi deciso reintrodurre l'obbligo dopo appena dieci giorni.
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“Ovviamente andremo vedendo quello che succede - aggiunge Razza con l’occhio rivolto alla variante Delta, ormai principale responsabile dei nuovi contagi -. La Sicilia, che ha un numero elevato di contagi, è anche la Sicilia che ha il più basso indice di ospedalizzazione in tutta Italia. Gli esperti stanno facendo una valutazione perché un numero significativo di casi asintomatici rispetto a un bassissimo impatto sugli ospedali può voler dire anche che da noi il virus è stato contenuto dal sistema delle vaccinazioni". Le persone dovranno comunque portare sempre con se la mascherina, che dovrà essere indossata anche sui mezzi e nei luoghi pubblici dove c’è una situazione di assembramento o affollamento, o se non è possibile garantire la distanza personale di almeno un metro, se ci si trova nello spazio aperto di un ospedale o di una struttura sanitaria e se ci si trova in presenza di persone immunodepresse. In queste situazioni sarà ancora obbligatorio indossare la mascherina all'aperto.