Ragusa - Sono già un ricordo che lunghe file di siciliani ai centri vaccinali, sotto il sole e la pioggia, scalpitando per entrare uno prima dell'altro. L'effetto relax prodotto dai bollettini tranquillizzanti e voglia di vacanza sta svuotando alcuni padiglioni dell'Isola. Chi arriva oggi si sbriga subito, e col caldo che avanza lo scenario non è destinato a migliorare. A Palermo dalla prossima settimana andranno a caccia di chi non si è ancora prenotato direttamente sul lungomare di Mondello, e a chi non è in ferie sarà data la caccia in azienda, sebbene gli “irraggiungibili” siano soprattutto gli over 60, a un passo o già in pensione.
Chissà quali metodi persuasivi adopereranno per convincere i riluttanti. Ad ogni modo secondo i dati dell'Osservatorio epidemiologico regionale, tra le prime 10 aree dove si concentra il maggior numero di "no vax", nessuna è localizzata nel Ragusano: 5 sono in provincia di Messina e 5 suddivise fra Caltanissetta, Enna, Agrigento e Catania. Ad oggi, sulla piattaforma del governo è solo la Calabria a far peggio della Sicilia, che ha iniettato finora l’85% degli oltre 4 milioni e mezzo di fiale ricevute dall’inizio della campagna. La quantità non manca, e nei freezer ce ne sono ancora ben 680mila da sbrinare.