Il vaiolo delle scimmie ormai è da considerarsi un'emergenza sanitaria a livello globale. Ad esprimersi in questi termini nel corso di una conferenza stampa è Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Insomma anche il Monkeypox, questo il nome della malattia virale in inglese, rientra nella lista delle emergenze sanitarie globali che rappresenta il più alto livello di allerta dell'Organizzazione mondiale della sanità.
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L'epidemia di vaiolo delle scimmie al momento in cui scriviamo ha infettato quasi 17mila persone in 74 Paesi. Questi dati provengono dai Centri Usa per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc). Ma come si è giunti a questa dichiarazione da parte dell'Oms?
In effetti non è stata una decisione semplice da prendere da parte del direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus. Il Dg Oms in conferenza stampa ha precisato che in Europa il rischio è alto, mentre è moderato nel resto del mondo. Ha poi spiegato che nel corso della riunione del Comitato di emergenza per i regolamenti sanitari internazionali si sono palesati pareri discordanti, pertanto vi era anche chi riteneva che non fosse necessario attivare il massimo livello di allerta. L'ultima parola è spettata al direttore generale. In particolare il direttore generale Tedros ha valutato la presenza di "cinque elementi nel decidere se un focolaio costituisca un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale". In questo senso ha spiegato che: "questo virus si è diffuso rapidamente in molti paesi che non l’hanno mai visto prima; In secondo luogo, i tre criteri per dichiarare un’emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale, che sono stati soddisfatti; Terzo, il parere del Comitato di Emergenza, che non ha raggiunto il consenso; Quarto, principi scientifici, prove e altre informazioni rilevanti, che attualmente sono insufficienti e ci lasciano con molte incognite; E quinto, il rischio per la salute umana, la diffusione internazionale e il potenziale di interferenza con il traffico internazionale".
Ministero della Salute, vaiolo delle scimmie: c'è da preoccuparsi?
ll Ministero della salute italiana nel valutare la situazione ha sottolineato che vanno evitati gli allarmismi ingiustificati. In particolare, il direttore generale della prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza, così si è espresso in merito: "La situazione è sotto costante monitoraggio. Ma non si ritiene debba destare particolari allarmismi”. Rezza ha spiegato che il Ministero della Salute ha già predisposto: "con apposita ordinanza, insieme alle Regioni e Province Autonome, le modalità di segnalazione dei singoli casi. In Italia finora sono stati registrati 407 casi con tendenza alla stabilizzazione. Insomma non si prevede alcuna restrizione che abbiamo conosciuto nelle prime fasi della pandemia da Covid.