Isole Eolie - Nell'isola eoliana di Vulcano una nube di fumo fuoriesce dal cratere che si è risvegliato improvvisamente dopo 131 anni. Ieri a Vulcano è scattata l'allerta gialla e di conseguenza un potenziamento delle attività di monitoraggio e sorveglianza. A stabilirlo è stata la protezione civile, con il parere concorde della commissione per la prevenzione dei grandi rischi.
"Nel cratere di Vulcano i valori sono fuori norma solamente nella parte sommitale", ha detto il sindaco di Lipari Marco Giorgianni dopo aver partecipato alla riunione con i vulcanologi dell'Ingv e della protezione civile. "Oggi possiamo contare su sistemi di monitoraggio e sorveglianza vulcanica che ci consentono di seguire con grande attenzione l'evoluzione dell'attività dei nostri vulcani attivi - afferma Fabrizio Curcio, capo del dipartimento della protezione civile - ed è quello che stiamo facendo a Vulcano. Con il livello di allerta giallo, a cui possono seguire l'arancione e il rosso, oppure il rientro al verde, è molto importante che ci sia una piena consapevolezza del rischio, senza allarmismi, ma con grande responsabilità da parte di tutti".
L''attività del cratere è concentrata nella Fossa. Un ciclo eruttivo importante ha avuto inizio nel 1727, e nel 1739 con la colata riolitica di "Pietre Cotte", la più recente attività effusiva di Vulcano. Durante i 150 anni consecutivi, si è registrata un'attività esplosiva sporadica, che è culminata nell'ultima eruzione di Vulcano, avvenuta fra il 2 agosto 1888 ed il 22 marzo 1890. Questa eruzione è l'evento tipo che ha portato all'introduzione del termine di attività "vulcaniana", caratterizzata da distinte esplosioni molto forti, che emettono frammenti di lava in stato quasi solido. Dalla fine dell'ultima eruzione, Vulcano si trova in uno stato di quiete eruttiva, ma questo "sonno" è a volte disturbato da crisi di attività sismica e aumenti nelle emissioni e temperature fumaroliche, la più recente avvenuta nel 1985.