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Auto, Honda e Nissan pronte a fondersi in un unico gruppo

Dall’aggregazione nascerà il terzo costruttore per vendite al mondo, con ricavi per oltre 180 miliardi e oltre 300 mila dipendenti.

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Honda e Nissan sono pronte a fondersi per creare un gigante giapponese dell’auto. I due costruttori hanno avviato un negoziato per l’aggregazione, coinvolgendo nelle trattative anche Mitsubishi, che ha in Nissan il primo azionista. L’obiettivo è arrivare entro la metà del 2025 a definire un accordo vincolante da sottoporre alle rispettive assemblee degli azionisti nel 2026. L’unione di Nissan e Honda darebbe vita alla terza casa auto al mondo per vendite, dopo Volkswagen e Toyota, con ricavi per oltre 180 miliardi e circa 329 mila dipendenti.

A dispetto dei numeri, la fusione fra Nissan, Honda e potenzialmente Mitsubishi non ha carattere offensivo, ma difensivo, come risulta chiaro anche dall’annuncio delle due case che parla di «drammatici cambiamenti nel mercato delle due aziende e nell'industria automobilistica». La concorrenza delle case cinesi sta mettendo in difficoltà i costruttori tradizionali, già alle prese con un’incerta e costosa transizione all’elettrico. Nissan, in particolare, sta attraversando una grave crisi che l’ha spinta ad annunciare il licenziamento di 9000 persone. Sul mercato, così, in molti considerano che il negoziato per l’aggregazione fra il secondo e terzo costruttore giapponese rappresenti più un tentativo di Honda di salvare Nissan che una fusione alla pari. 

In ogni caso, l’unione darebbe vita a un colosso dell’auto in grado di spalmare gli elevati costi fissi e investimenti su una base di ricavi più ampia. Il gruppo partirà con 18 miliardi di profitti combinati, ma si prevede che l’alleanza consentirà sinergie e risparmi in grado di migliorare la redditività a beneficio degli investitori. Certo, ogniqualvolta si parla di sinergie, occorre valutarne anche l’impatto su fabbriche e dipendenti, specialmente quando si tratta dell’aggregazione fra due gruppi con sede e presenza produttiva nello stesso Paese: il Giappone. 

Resta insomma da vedere se il governo di Tokyo approverà la combinazione, nonché quale sarà la reazione degli azionisti dei due gruppi. Negli ultimi cinque giorni di indiscrezioni riguardo alla fusione, Nissan ha guadagnato oltre il 28% in Borsa, mentre Honda Motor ha perso circa l’1%, segno che l’aggregazione piace al mercato. Favorevole all’alleanza giapponese pare anche Renault, tuttora prima azionista di Nissan con il 34%, una parte del quale segregato in un trust senza diritti di voto. Non è detto che la casa francese conservi tale partecipazione sino al completamento della fusione: il gruppo taiwanese Foxconn, produttore degli iPhone, si è già fatto avanti per rilevarla, in tutto o in parte.


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