Auto e motori Frosinone

Graffia la Tesla del vicino, ma la supercar riprende tutto

Nei guai un sessantenne di Ferentino (Frosinone) immortalato dalle telecamere dell'auto ideata da Elon Musk mentre riga la fiancata con un chiodo: circa mille euro di danni

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Frosinone - Graffia con un chiodo l’auto del vicino che a suo dire era stata parcheggiata male, ma non aveva fatto i conti con le dotazioni supertecnologiche della vettura, una Tesla, la supercar di ideata da Elon Musk, fornita tra le altre cose anche di un sistema di telecamere contro gli atti vandalici. È finito così nei guai un sessantenne di Ferentino. L’episodio è successo nel centro storico del centro ernico. L’uomo si era arrabbiato non poco perché un’auto gli impediva di accedere al suo garage. Non era la prima volta che succedeva una cosa del genere. Il proprietario della vettura, un trentacinquenne, che abita nei paraggi, già in passato aveva lasciato l’auto in quel modo. Spesso nel centro storico di Ferentino, densamente abitato e con le strade strette, si scatena una vera e propria caccia al parcheggio. D’estate, poi, il problema si aggrava. E più di qualcuno trova soluzioni di fortuna. Così come, a quanto pare, aveva fatto il trentacinquenne.

Il sessantenne, che ci era passato sopra altre volte o comunque si era limitato a fare delle rimostranze verbali, questa volta ha deciso di andarci giù pesante per dare una lezione al vicino, pensando di farla franca. Ha preso un chiodo e ha rigato la fiancata di quell’auto nuova fiammante, una supercar. Ecco appunto, una supercar. Dotata anche di una sistema di telecamere contro gli atti vandalici. Per cui quando il proprietario della Tesla ha visto la fiancata rigata non ha dovuto fare altro che riguardare le registrazioni video. E nelle immagini si vedeva nitidamente il sessantenne imbestialito con il chiodo in mano mentre infieriva sull’auto. Il sessantenne questo non lo sapeva, ma lo ha scoperto quando gli è stata notificata la denuncia per danneggiamento aggravato che il proprietario dell’auto aveva presentato ai carabinieri fornendo anche i fotogrammi delle registrazioni video. Il sessantenne, in primo momento, ha negato, ma poi di fronte all’evidenza delle immagini è stato costretto ad ammettere le proprie responsabilità. La vicenda ora rischia di avere strascichi giudiziari. Il danno all’auto, considerando che si tratta di una vettura di altissima gamma, è stato stimato in circa mille euro.


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