Ragusa – Una coccola appena saliti a bordo, anzi due.
La cintura di sicurezza va in pretensionamento e lo schienale del sedile si gonfia sagomandosi sulla schiena.
Con un piede nella tradizione e uno nella contemporaneità, la nuova Volkswagen Tiguan 2.0 Tdi 150 cavalli, due ruote motrici, versione R-line (quella più sportiva con sedili sagomati) è il compromesso perfetto per quanti vogliono un’auto tradizionale, un turbodiesel 150 cavalli appunto, che non rinunci però a tutto ciò che la tecnologia offre oggi in termini di assistenza alla guida, piacevolezza del viaggio, sicurezza della strada.
Gli esterni
La nuova Tiguan è inconfondibilmente una Tiguan, per lo skyline, per la sezione frontale e quella laterale, per la coda decisa, ma sia i gruppi ottici che la carrozzeria (e i suoi colori sorprendenti e mai banali) hanno subito un ridisegno sostanzioso che rendono estremamente moderna l’auto, alta quanto basta senza raggiungere le quote di un grande Suv. I fari ora sono smussati e uniti da una fascia chiusa con una sottile linea luminosa a led.
L’auto, giunta alla terza generazione, è più lunga solo di 3 centimetri rispetto al modello precedente.
Gli interni
I materiali dell’abitacolo hanno la robustezza e la solidità tipiche della Volkswagen, senza alcuna concessione ai vezzi. I sedili del modello provato sono sportivi, comodi e contenitivi. La plancia centrale è un trionfo di tecnologia a tratti imbarazzante. È articolata in due schermi, uno davanti al pilota (di 10,2 pollici) con tutte le informazioni sulla guida, l’altro al centro della consolle (che può essere di 12,9 pollici o a richiesta di 15 pollici), una sorta di grande Ipad dove c’è l’Apple Carplay e il suo omologo Android Auto (entrambi wireless) e tutte le informazioni sull’intrattenimento.
In basso ben due caricabatterie a induzione che evitano il surriscaldamento del telefonino, mentre sul tunnel centrale c’è solo la manopola dell’audio della radio che permette anche di selezionare la modalità di guida.
Infinite le possibilità di personalizzare l’abitacolo traverso la scelta dei colori dell’illuminazione dei pannelli e delle luci soffuse notturne, come infinite sono le possibilità di personalizzare la modalità di guida.
La leva del cambio è sul volante, una sorta di citazione del cambio americano, con il drive che si inserisce ruotando in avanti la manopola e la retromarcia che si inserisce ruotandola indietro. Tranquilli, ci si abitua abbastanza presto, mentre sotto l’Ipad centrale i comandi a sfioro del clima richiedono un periodo di pratica per essere poi usati con disinvoltura.
Sul parabrezza viene proiettato un led display con le informazioni essenziali su velocità, limiti e ostacoli che precedono; la Tiguan è assistita da un sistema di telecamere a 360 gradi, può parcheggiare da sola e può essere accompagnata senza pilota dal telefonino, usato come telecomando per manovre piccole di 50 metri, peraltro memorizzabili. È una funzionalità utile per chi ha un figlio o un coniuge poco pratico nelle manovre strette e anguste.
Come va su strada
La Tiguan in prova monta il nuovo sistema di controllo elettronico adattivo degli ammortizzatori, l’Adaptive Chassis Control Pro - DCC Pro (è un accessorio a richiesta) che, attraverso la presenza di due elettrovalvole su ogni ammortizzatore (una per la fase di compressione e una per la fase di rilascio), permette un tempo di reazione e adattamento alla strada di pochi millisecondi.
Una sorta di regia permette ai quattro ammortizzatori di reagire come un tutt'uno (le elettrovalvole comunicano tra di loro), garantendo un altissimo confort di marcia in ogni situazione.
Il cambio è un Dsg a 7 marce e a doppia frizione, impercettibile nelle cambiate, che permette all’auto di fare senza alcuna difficoltà almeno 15 chilometri con un litro di gasolio.
Una delle vette tecnologiche della Tiguan sono i fari anteriori, un trionfo. Hanno un nome, Full Hd Matrix: gli abbaglianti si aprono e chiudono a sipario, evitano di infastidire le auto frontaliere, ritagliano la sagoma delle vetture che precedono per non abbagliarle, segmentando la porzione di strada illuminabile in maniera dinamica, profonda e intelligente. Si resta letteralmente a bocca aperta.
Lo specchietto retrovisore sinistro avvisa delle auto che sopraggiungono dall’angolo cieco mentre in caso di ostacolo improvviso l’auto attiva la frenata automatica di emergenza.
Lo sterzo ha una risposta omogenea e precisa, anche nelle curve affrontate d’impeto. Le modalità di guida fra cui scegliere sono: Eco, Comfort, Sport, Off-road o Individual. In quest’ultima, si può scegliere fra 15 livelli di rigidità.
Rapido il cambio a doppia frizione, con piccole levette dietro le razze del volante per la gestione manuale delle marce, a cui raramente bisogna ricorrere, visto che in automatico individua sempre tempestivamente la marcia più adatta.
Altre versioni
L’auto in prova è della concessionaria Volkswagen Sergio Tumino di Ragusa.
Ha 150 CV, è la meno potente delle 2.0 turbodiesel, con prezzi a partire da 43.350 euro (48.700 per la R-Line).
La nuova Tiguan offre anche una versione 2.0 Tdi 4x4 da 193 cv, e una versione eHybrid (plug-in) da 204 cv o 272 cv, con componente elettrica ricaricabile esternamente da 19.7 Kw/h che garantisce un'autonomia in solo elettrico di circa 120 km.