Dieta di Okinawa, il segreto giapponese per dimagrire e vivere a lungo
Il segreto della dieta di Okinawa: è perfetta per dimagrire, ma anche (e soprattutto) per vivere (bene) a lungo
Esiste un fenomeno molto particolare in Giappone, precisamente a Okinawa, dove è stato scoperto un regime alimentare che permette agli abitanti dell'arcipelago di mantenersi in perfetta salute, senza alcun disturbo, anche in età avanzata. Quest'alimentazione è stata ribattezzata come "la dieta di Okinawa".
La dieta di Okinawa è un regime alimentare ricco di frutti di mare, verdure e povero di calorie
Lo scorso 2 gennaio la giapponese Kane Tanaka ha spento 119 candeline e, attualmente, è la donna più anziana del mondo. Per lei non è certo una novità, poiché ha questo status dal 2019, quando di anni ne aveva “solamente” 116 anni. Classe 1903, Kane è in buona salute, occupa il suo tempo facendo cruciverba, brevi passeggiate e si nutre di riso, pesce e zuppa, oltre a bere molta acqua.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità i giapponesi sono la popolazione più longeva al mondo: l’aspettativa di vita per le donne è di 87 anni, per gli uomini di 80. Anni vissuti, per lo più, in perfetta salute, almeno i primi 75. Aspettative che la signora Tanaka ha ampiamente superato. Ma qual è il motivo che rende i giapponesi così longevi? La bacchetta magica non esiste, buona parte è dovuto a questioni di genetica, ma sicuramente lo stile di vita gioca un ruolo fondamentale. Soprattutto l’alimentazione.
Dieta di Okinawa
Gli abitanti dell’isola giapponese di Okinawa ne sanno qualcosa, poiché la loro dieta è stata presa come esempio per combattere l’invecchiamento. Questo regime alimentare, unito ad attività fisica e assenza di stress, ha consentito alle popolazioni che lo seguono di stare non solo in forma e ma anche salute e di vivere cent’anni! L’incidenza di malattie cardiovascolari, tumori e ipercolesterolemia è infatti ridotta al minimo.
In che cosa consiste la Dieta di Okinawa?
La dieta di Okinawa è abbastanza simile alla dieta vegetariana, prevede un abbondante consumo di pesce e piccole quantità di carne. È un regime alimentare piuttosto povero di zuccheri e cereali, si è calcolato che gli abitanti dell’isola consumano circa il 30% di zucchero in meno e il 15% di cereali in meno rispetto al resto del Giappone. Alla base della dieta Okinawa, c’è un calcolo dell’indice calorico ovvero del rapporto tra calorie per grammo di cibo. Questo calcolo comprende la chiave di un’alimentazione che permette di raggiungere il senso di sazietà restando leggeri. Semplicemente vengono consumati grandi quantità di cibo a bassa densità calorica, mentre il consumo di alimenti a indice calorico maggiore è limitato.
Cosa mangiare'
La dieta di Okinawa ha un forte legame con il passato, con le tradizioni dell’isola. È previsto il consumo di grandi quantità di verdure gialle, arancioni e verdi, ricche di antiossidanti e sostanze nutritive consumate preferibilmente crude e leggermente cotte. Il wok è lo strumento ideale per cucinare le verdure con la tecnica di cottura al salto, che le rende croccanti e gustose senza l’aggiunta di grassi. Frutta e verdura di colore giallo e arancione sono un concentrato di carotenoidi, sostanze che riducono l’infiammazione e migliorano il sistema immunitario, quindi perfette per mantenere l’organismo in buona salute con l’avanzare dell’età. Via libera a legumi, soia, miso, patate dolci e viola, alghe tra cui kombu, nori e hijiki. Il pesce, particolarmente frutti di mare, viene generalmente consumato ¾ volte alla settimana. Oltre all’acqua consumata in grandi quantità, gli abitanti di Okinawa durante i pasti bevono tè verde e tè al gelsomino.
Oltre all’acqua, consumata in grandi quantità, gli abitanti di Okinawa durante i pasti bevono tè verde e tè al gelsomino.
Limitazioni
Nonostante la dieta di Okinawa lo consenta, il consumo di carne (preferibilmente di maiale) è previsto in piccole quantità e in occasioni speciali. Le carni vengono cotte in brodo, poiché questa tecnica consente una ulteriore rimozione del grasso. Gli abitanti solitamente prediligono una alimentazione a base vegetale. Anche i cerali vengono consumati con moderazione, soprattutto quelli con glutine poiché potrebbero causare problemi di digestione, infiammazioni, allergie. Riso integrale cotto al vapore e quinoa sono preferiti ad altri. I latticini rientrano nella dieta in minima parte e sono consumati crudi, la pastorizzazione infatti gli fa perdere delle sostanze utili. Valide alternative sono il latte di cocco o il latte di mandorle.
Per limitare il numero di calorie ingerite la dieta di Okinawa segue i principi della “Hara Hachi Bun”, filosofia confuciana che raccomanda di mangiare solo fino a quando si è sazi all’80%.
I pasti devono essere consumati lentamente, in piccole porzioni e nell’ambito di un’atmosfera tranquilla. Per gustare e apprezzare appieno ciò che si mangia è fondamentale masticare lentamente focalizzandosi sul cibo senza distrazioni. Gli abitanti di Okinawa in genere consumano circa 1.200 calorie al giorno, molte meno delle 2000 dei Giapponesi continentali, ma considerato che gli alimenti che mettono in tavola sono così ricchi di nutrienti riescono a vivere più a lungo anche se con meno. Tradizionalmente i giapponesi, che tengono in considerazione non solo ciò che viene consumato, ma anche il modo in cui avviene la produzione, preferiscono alimenti freschi e di stagione, da servire in piccole ciotole e nel rispetto un certo rigore estetico. Secondo la Kaiseki, la cucina giapponese gourmet, l’armonia deve essere rispettata anche nell’impiattamento, nessun elemento deve prevaricare l’altro.