Benessere Dieta ipocalorica

Dieta S.D.M. per raggiungere il peso forma: come funziona

La dieta S.D. M. si caratterizza per essere un regime dietetico a bassissimo contenuto calorico e glucidico

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La dieta S.D.M. è un regime dietetico proteico. Questa dieta ipocalorica è stata ideata negli anni 70' dal professore Blackburn. Può definirsi in effetti un vero e proprio protocollo dietetico. L'acronimo sta per Società Dietetica Medica. In effetti è stata approvata dalla Società Dietetica Medica da un gruppo di esperti in ambito nutrizionale. La dieta S.D. M. in particolare si caratterizza per essere un regime dietetico a bassissimo contenuto calorico e glucidico e presenta delle evidenti somiglianze con la dieta chetogenica. Si basa essenzialmente sull'assunzione di proteine e verdure. Questa dieta permette di dimagrire e quindi di perdere i chili in eccesso in tempi rapidi, ma secondo gli esperti non la si può definire un regime dietetico equilibrato. Non è iperproteica in quanto il contenuto proteico è stabilito da un esperto da cui si viene seguiti.

Dieta S.D.M: in cosa consiste
La dieta Sdm prevede l'utilizzo di pasti sostitutivi ideati dalla stessa azienda e di specifici integratori. La dieta in particolare prevede l’uso di integratori e alimenti proteici Kalibra®, per cui è nota anche come dieta Kalibra. Con questa dieta si dimagrisce perché la forte restrizione calorica dei carbodrati e dei lipidi costringe l'organismo ad utilizzare il grasso quale fonte energetica. Il protocollo della dieta S.D.M si definisce in tre momenti la cui durata viene programmata dal professionista tenuto conto delle specifiche esigenze di ogni utente. Ne esistono due versioni: la classica e quella mitigata. Nel primo caso è adatta a chi è obeso e quindi si hanno parecchi chili da perdere. Si consumano verdure senza restrizioni. La seconda invece è adatta a chi deve perdere meno di 8 chili. Nella dieta mitigata per una volta settimana è consentito mangiare quello che si vuole ovviamente senza esagerare per non pregiudicare i risultati.

Fase di dimagrimento
E' sicuramente la fase più difficile. E' importante rispettare le linee guide perché in questa fase che può durare anche qualche mese, la perdita di peso è più rapida. Si possono perdere anche 8 chili in un mese. Si favorisce la chetosi del corpo in modo da perdere il tessuto adiposo in eccesso.

Fase di transizione
In questa fase alcuni alimenti vengono reintrodotti in maniera graduale. Vi rientrano anche i carboidrati prima esclusi. Si tiene conto delle linee guide relative a a categoria qualità e peso. L'obiettivo è di portare l'utente ad adottare una dieta bilanciata e equilibrata. Si continua a perdere peso ma in maniera più modesta rispetto alla fase precedente.
Nella prima fase di transizione si potrebbero palesare alcuni effetti collaterali: in particolare mal di testa, nausea, stitichezza e mancanza di appetito. Si tratta di effetti che derivano dalla produzione dei corpi chetonici, ovvero i materiali di scarto della stessa chetosi. Il processo di chetogenesi che ci permette di bruciare i grassi in assenza di carboidrati e lipidi, comporta la formazione di alcune sostanze di scarto che possono avere delle conseguenze per la salute.

Fase di mantenimento
Si punta a consolidare i risultati raggiunti attraverso un regime dietetico di tipo mediterraneo. In questa fase tutti i nutrienti fondamentali quindi carboidrati, proteine e grassi vengono consumati in maniera bilanciata. Per conservare questi risultati bisogna fare quindi attenzione alla dieta a cui andrà associata la pratica di una attività fisica moderata ma costante.
La dieta S. D. M è controindicata per i soggetti che soffrono di diabete insulino-dipendente o di altri disordini e squilibri metabolici.

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Dieta S.D.M: una giornata tipica
A colazione un caffè o una tisana a scelta da associare con uno snack sostitutivo S.D.M.
A pranzo un primo piatto S.D.M. a cui aggiungere delle verdure che ci forniscano un basso apporto di carboidrati ad esempio, spinaci, insalata belga, zucchine, peperoni verdi, cavoli, rucola, cime sedano e simili.
A cena a scelta carne o pesce ad esempio pollo o tacchino merluzzo o orata accompagnati o dalle verdure anche in questo caso a basso tenore di carboidrati.
Trattandosi in ogni caso di un regime dietetico restrittivo è fondamentale farsi seguire da un professionista della nutrizione che valuti lo stato di salute dell'utente sia prima che durante questo protocollo dietetico. Inoltre la dieta S.D.M prevede dei costi da sostenere legati in particolare all’onorario degli specialisti che rientrano nell’elenco dei medici specializzati nella dieta S.D.M. e all’acquisto degli snack e integratori S.D.M. sul sito Kalibra.


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