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Pizza fatta in casa: 5 errori da evitare nella preparazione

Di necessità fa virtù, in questo particolare periodo storico nel quale siamo a casa più spesso del solito, tante persone si sono o si stanno dilettando con la preparazione di panificati fatti in casa, in particolare la pizza.



Ieri, 17 gennaio era il World Pizza Day, la giornata in cui tutto il mondo festeggia il cibo più amato dagli italiani, la PIZZA, ormai esportata in ogni angolo del globo, con varianti nazionali che spesso fanno rabbrividire il Belpaese e che sono però molto apprezzate all’estero. Di necessità virtù, in questo particolare periodo storico nel quale siamo a casa più spesso del solito, tante persone si sono o si stanno dilettando con la preparazione di panificati fatti in casa, in particolare la pizza.
Ma quali sono gli errori da evitare per una pizza fatta in casa?
La data del 17 Gennaio non è scelta a caso, in questo terzo lunedì dell’anno si festeggia infatti Sant’Antonio Abate, protettore dei fornai e dei pizzaioli, e simboli della città dove la pizza è una religione: Napoli.
Il 17 Gennaio si celebra l'arte del fare la pizza
17 Gennaio, fortuna che c’è la pizza: che ci fa affrontare col sorriso anche il giorno più triste dell'anno. Il 17 gennaio, è anche Blue Monday, considerato il più malinconico per noi abitanti dell’emisfero boreale, è anche il #Worldpizzaday: la giornata mondiale dedicata al piatto più famoso e amato del mondo e la stessa di Sant’Antonio, protettore dei fornai e dei pizzaioli.
La tradizione racconta che nel capoluogo campano le famiglie di pizzaioli fossero solite accendere un falò portafortuna in onore del santo come auspicio per un anno all’insegna dei guadagni e della buona pizza tradizionale.

Il World Pizza Day si festeggia nella giornata di Sant'Antonio Abate, il 17 gennaio, protettore degli animali, e anche dei fornai e dei pizzaioli, quindi si festeggia l'arte del fare la pizza.
La pizza è forse il comfort food per eccellenza. Solo in Italia, si stima che siano circa 8 milioni le pizze sfornate ogni giorno – 3 miliardi l'anno –, coinvolgendo circa 130mila imprese, con un fatturato di 15 miliardi.
La più amata è quella rotonda, ma le forme e le consistenze della pizza possono essere le più svariate: quadrata, a tranci, alla pala, al tegamino, cotta nel forno a legna o in quello elettrico, oppure fritta. E ancora, con il lievito madre, spessa, croccante, soffice, con il bordo farcito.
I gusti più richiesti rimangono quelli tradizionali: margherita, napoletana, capricciosa.
Per non parlare poi delle pizze Siciliane magari meno note, lo Sfincione Palermitano o la versione Bagherese, oppure ancora la Lumera, la tipica pizza Netina, o ancora lo “scifitieddu Modicano”. Per non parlare della Siciliana, la pizza fritta a mezza luna, simile al calzone, farcita con la tuma e le acciughe tipica del Catanese, perché la Pizza non è solo quella Napoletana ma la pizza è Italiana con le sue varie declinzaioni. Nove italiani su dieci riferiscono di consumarla almeno una volta la settimana

La Pizza - PATRIMONIO IMMATERIALE UNESCO
Nel 2017 ”L’Arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano” è stata inserita nella lista Unesco del patrimonio immateriale, riconosciuta come «parte del patrimonio culturale dell’umanità, trasmesso di generazione in generazione e continuamente ricreato, in grado di fornire alla comunità un senso di identità e continuità e di promuovere il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana – si legge nelle motivazioni – Si tratta di una pratica culinaria che comprende varie fasi, tra le quali la preparazione dell'impasto, un movimento rotatorio fatto dal pizzaiolo e la cottura nel forno a legna. L'Arte è nata a Napoli, dove vivono e lavorano circa 3000 pizzaioli, suddivisi in tre categorie in base all'esperienza e alle capacità».
In questo particolare periodo storico nel quale siamo a casa più spesso del solito, molte persone si dilettano con la preparazione di panificati fatti in casa, in particolare la pizza. Ma vi sarete chiesti spesso: come fare una buona pizza in casa? partendo da un buon impasto intanto. Ma quali sono gli errori da evitare? Scopriamone insieme almeno 5 più comuni da evitare per preparare una buona pizza fatta in casa 

Pizza fatta in casa: i 5 errori da evitare
1 Sciogliere insieme lievito e sale in acqua
La fase di preparazione dell’impasto è estremamente importante e definisce i passaggi successivi della realizzazione. Che sia di tipo diretto oppure indiretto, è bene utilizzare gli ingredienti in successione inserendo prima il lievito e poi il sale, perché quest’ultimo inibisce in parte il primo e rallenta di conseguenza la lievitazione, prevenendo un risultato ottimale.
2 Accelerare la lievitazione utilizzando tanto lievito
Quante volte vi è capitato di realizzare una pizza o un panificato in poche ore, utilizzando “tanto” lievito? Ebbene, meglio ridurne la quantità e favorire lievitazioni lunghe, anche di 24 e più ore, per ottenere una pizza leggera e digeribile.
3 Lasciare scoperto l’impasto durante il tempo della lievitazione
Un po’ di aria è amica della lievitazione, pericolosa allo stesso tempo: l’impasto va sempre coperto in appositi contenitori, altrimenti si formano delle croste molto secche e dure che, quando andremo a stendere la nostra pizza, porteranno al rischio di spaccature e di una massa non uniforme.
4 Infornare la pizza ad una temperatura troppo bassa
Altra cosa da non sottovalutare è quella di far raggiungere al proprio forno la temperatura ideale, prima di infornare, come fareste per i dolci. Per quanto riguarda i forni elettrici, solitamente ci attestiamo tra i 30 e i 40 minuti a seconda della tipologia e della potenza, altrimenti se si inforna con una temperatura ancora troppo bassa il rischio è di avere una pizza secca, dura e che non si cuoce in maniera uniforme.
5 Cuocere tutti gli ingredienti insieme
La cottura in un forno elettrico di casa è molto differente rispetto a quella dei forni professionali, nei quali spesso sono sufficienti solo 60-120 secondi per ottenere un risultato ottimale. Nel forno di casa abbiamo una temperatura più bassa e una cottura più lunga, che di solito si attesta tra gli 8 e i 12 minuti. Soprattutto per quanto riguarda i latticini, quindi, meglio accomodarli sulla vostra teglia negli ultimi 2-3 minuti, in maniera tale da averli ben sciolti ma non secchi, e gustare la propria pizza al massimo della sua espressione gustativa.

Tenendo a mente questi 5 errori per preparare la pizza fatta in casa, ogni momento è giusto per prepararla anche se siete a dieta.
Qui trovate una variante dell’impasto base.


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