Palermo - Il dottor Michele Amenta, 58 anni, palermitano, star dei social con i suoi video sul dimagrimento, è alto 1 metro e 68, porta il 44 di scarpe e presenta un difettuccio non indifferente per un dietologo: «Credo di pesare sui 150 chili. Sa, non salgo spesso sulla bilancia... Ma i vestiti parlano: 4 chili di grasso equivalgono a una taglia in più».
«E dire che appartengo a una schiatta di medici. Mio padre Giovanni pediatra, mio zio Armando ginecologo, mia moglie Maria Teresa Cascio specialista in scienze dell’alimentazione, le mie due figlie laureande in medicina. E il mio omonimo Michele Amenta, cugino, è stato il più giovane primario di urologia in Italia. Tutti normopeso».
Il primo video provocatorio apparso su TikTok ha avuto 16 milioni di visualizzazioni.
Predica bene, razzola male, si dice. Il dottore ammette: «Non salgo spesso sulla bilancia... ma i vestiti parlano». Nonostante la forma fisica inaspettata per una persona nel suo ambito professionale, l'esperto non manca di competenze e oltre ad aiutare coloro che vogliono dimagrire o raggiungere il proprio peso ottimale, Michele porta avanti una battaglia sui social contro tutti coloro che, senza le giuste conoscenze, vendono trattamenti, diete e piani alimentari che non funzionano (o addirittura dannosi) sul web. «Farabutti!», dice, senza mezzi termini.
In un'intervista al Corriere della Sera, Michele Amenta spiega con estrema franchezza quale sia la sua missione sui social, una lotta - a tratti un po' frustrante - contro i «diplomati in scienze motorie che si esercitano sui pazienti: concedono un giorno a settimana di cibo a volontà e così li costringono a pagare cure che durano anni». Il professionista sottolinea che la dieta «è un atto medico» e lui medico lo è da anni, con ben due specializzazioni ed esperienze accumulate in diversi ospedali. Nonostante i titoli e le competenze, però, c'è chi lo guarda e disapprova per quella che viene percepita come una contraddizione in termini: come può consigliare il metodo migliore per dimagrire o rimanere in forma, se lui stesso pesa 150 chili? «Per questi bulli lo strabico non può fare l’oculista e lo zoppo l’ortopedico. È body shaming, li denuncio», si sfoga. Ma al di là delle polemiche sul web, il lavoro non gli manca e per una sua visita i tempi di attesa sono lunghi, mesi e mesi. Il suo impegno sui social ha uno scopo prettamente sociale, quello di aiutare il prossimo.
Senza contare che la sua forma fisica non è sempre stata quella attuale: «Da giovane ero atletico e bello. Pesavo 60 chili». Poi lentamente, con il tempo, il cibo in eccesso e il suo debole per formaggi e dolce, le cose sono cambiate: «La mia è un'obesità grave», ammette. Così come ammette le sue abitudini alimentari sbagliate: non fa mai colazione, a volte salta anche il pranzo. «Un digiunto intermittente involontario», lo definisce. La dieta non l'ha mai fatta, e d'altronde dichiara: «Perdere peso in eccesso fa male, si brucia la massa muscolare». Michele, poi, è un paladino che si lancia alla difesa dei carboidrati, e in particolare sottolinea quanto la pasta sia un alimento sano: «L’uomo è onnivoro e per stare bene ha bisogno del 60 per cento di carboidrati, del 25 di grassi, del 15 di proteine. Abbasso le diete iperproteiche, low carb, chetogeniche. Danneggiano la salute. Le leggi naturali non si possono cambiare».