Cronaca Belluno

Alessia muore per il Covid durante la vacanza con figlio e marito

La madre: «Sembrava influenza»

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/27-08-2024/alessia-muore-per-il-covid-durante-la-vacanza-con-figlio-e-marito-500.jpg Alessia muore per il Covid durante la vacanza con figlio e marito


Belluno - «Alessia stava bene: il covid le ha “infettato” il cuore» spiega la mamma di una trentottenne originaria di Sedico e residente a Mussoi, frazione di Belluno, riportando ciò che le hanno detto i medici che hanno assistito sua figlia nelle ultime ore di vita. Alessia Vidotto è morta il 15 agosto a Tirana, in Albania, dove si trovava in vacanza con suo figlio e suo marito Eroldi. Sorridente e spensierata, impiegata alla Marcolin, sarebbe deceduta nel giro di pochi giorni per una miocardite fulminante, una grave infiammazione del miocardio che, nella fase più acuta, può portare al collasso. In alcuni casi, questa patologia, solitamente causata da infezioni, malattie sistemiche o esposizioni a farmaci e tossine, arriva a richiedere un trapianto di cuore. In questo caso, stando a quanto appreso dalla famiglia, i medici non avrebbero avuto dubbi nell’attribuire la miocardite direttamente al covid. 

Avrebbe dovuto essere una vacanza di due settimane, trascorse nelle terre natìe di suo marito, con i suoi parenti, amici e cugini. Alessia li avrebbe passati con suo figlio, a giocare sulla spiaggia e a gustare prodotti tipici sul lungomare. Invece per quello che sembrava essere un raffreddore, poi un’influenza, poi il covid, poi un’infiammazione ai polmoni e infine una patologia molto più grave, si è trovata a passare da una barella del reparto Rianimazione malattie infettive a un’altra in Cardiologia, trasportata improvvisamente come nel peggiore degli incubi dalla località marittima di Valona, all’ospedale di Tirana. Quasi come in quel celebre racconto “Sette piani” di Dino Buzzati, in cui il protagonista non si rende conto di scendere verso un punto di non ritorno. Elga, la mamma di Alessia, ha assistito al crollo delle sue condizioni di salute senza poter far altro che consigliarle di farsi visitare.

Quando ha compreso la gravità delle sue condizioni, è riuscita a raggiungerla prima dell’ora fatale. Ricomposta, di fianco a suo marito Roberto e a sua sorella Veronica, racconta: «Alessia si era presa quella che sembrava essere soltanto un’influenza. Le solite cose: mal di gola, febbre a temperature normali, naso chiuso. Era una ragazza serena, spensierata, non si preoccupava mai per queste cose. Il lunedì successivo però non mostrava segni di miglioramento, anzi era sempre più stanca, debole, spossata. Martedì si è decisa a chiamare la guardia medica, che subito dopo la visita le ha fatto una flebo per reidratarla. Il medico le ha detto di farsi ricoverare subito e così ha fatto. Martedì sera si è sottoposta a tutte le analisi: aveva il covid». Da martedì sera, quindi dal 13 agosto, l’infezione di Alessia sarebbe peggiorata rapidamente: «Secondo i medici - e non abbiamo motivo di dubitare delle loro parole – il virus avrebbe colpito i polmoni e poi avrebbe contagiato il cuore - spiega la madre Elga - Mia figlia è sempre stata serena in questi giorni. Non si è resa conto probabilmente di ciò che stava per succedere. “È solo covid” avrà detto tra sé e sé quando non potevamo avvicinarci a lei. Mercoledì sera mi ha mandato una fotografia nella quale salutava con la mano. Il giorno dopo sono riuscita ad arrivare in tempo per salutarla un’ultima volta». Giovedì mattina Alessia si è aggravata ulteriormente ed è spirata. «L’assistenza è stata rapidissima. È stata assolutamente seguita nel migliori dei modi» aggiunge Elga.

«Mia figlia era una persona molto solare. Non si agitava, non si arrabbiava mai. Aveva il potere di rendere sereno ogni ambiente in cui entrava. Anche in famiglia non era mai polemica, metteva armonia dove passava. È la stessa cosa che mi hanno detto di lei i suoi colleghi d’ufficio alla Marcolin. Era lì con il suo compagno e con il loro figlio». La salma è tornata a casa, nel bellunese, soltanto il 23 agosto, con tutte le precauzioni che il covid impone. Oggi è previsto un rito in ricordo di Alessia.


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