Cronaca Scicli

Dimesso il bimbo picchiato dal padre. È con la mamma, che ha dissimulato all'inizio solo per paura

La mamma del piccolo ha mentito solo all'inizio per paura. lei e il piccolo sono tornati nel nisseno. I nonni materni sono stimati professionisti. E persone stimate sono i genitori del violento

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Scicli - È vero, la mamma ha dissimulato, dicendo che quelle due fratture erano dovute a una caduta dal letto, ma la sua è stata una pietosa bugia dovuta alla paura. La donna, interrogata dai carabinieri, ha raccontato subito dopo la verità. Era stato il padre biologico, l'uomo che non ha riconosciuto la paternità del piccolo, a prendere a botte il figlioletto. 

La donna aveva lasciato la sua città, nel nisseno, nel tentativo di ricongiungersi all'ex partner, ed era venuta a Scicli nella speranza di riconquistare l'uomo che l'aveva resa madre. Ma in un momento di chiarimento fra i due il 39enne sciclitano aveva scatenato la propria rabbia contro il bambino, in due ondate successive di violenza. Quando ha chiamato il 118, molte ore dopo che l'uomo aveva rotto braccio e gamba al figlio, aveva paura di essere lei stessa vittima di una nuova terribile ritorsione. E ha inventato la pietosa bugia della caduta dal letto. La ragazza è crollata sotto le domande incalzanti dei carabinieri. 

È stato dimesso dall’ospedale Maggiore-Baglieri di Modica il bambino di cinque anni che ha subito percosse da parte del padre biologico, attualmente in carcere con l’accusa di lesioni gravi, aggravate e continuate. Una violenza bestiale nei confronti del bambino indifeso, che era giunto in ospedale con un braccio e una gamba fratturate. “È caduto dal letto”, ha tentato di giustificarsi la mamma di fronte ai medici nell'immediato, ma solo nell'immediato. Un’altra verità terribile è invece emersa nel corso delle indagini condotte dai carabinieri. Il responsabile dei maltrattamenti e delle lesioni è il compagno della donna, un 39enne arrestato a Scicli. L’uomo, il papà biologico del bambino, tuttavia non lo ha mai riconosciuto. La donna non vive a Scicli, ma nel nisseno, insieme al bambino e ai genitori di lei, stimati professionisti in grado di provvedere economicamente all'educazione del piccolo. Una famiglia perbene, di alto livello sociale quello dei genitori della mamma. 

E persone perbene sono i genitori del 39enne arrestato sabato.  

Gli investigatori, che sulla vicenda mantengono uno stretto riserbo, hanno condotto indagini serrate negli ultimi venti giorni. La vicenda risale infatti al 4 febbraio scorso ma è stata resa nota solo dopo l’arresto del presunto responsabile delle violenze. Quando il piccolo è giunto nell’ospedale di Modica i medici si sono subito resi conto che quelle fratture e le lesioni riscontrate sul corpicino non erano compatibili con una semplice caduta dal letto, come sostenuto in un primo momento dalla mamma del bimbo. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, un tentativo di chiarimento con la madre avrebbe scatenato la sua furia, portandolo a scagliarsi ripetutamente contro il figlio in due episodi distinti di violenza.

I sanitari del 118 hanno così allertato le forze dell’ordine segnalando il caso ai carabinieri di Modica che hanno immediatamente avviato le indagini. Dopo una rapida attività investigativa, i militari sono riusciti a raccogliere elementi sufficienti per arrestare il padre del bambino.
L’uomo dovrà adesso rispondere di maltrattamenti e delle lesioni causate al bimbo. Intanto il piccolo, dopo essere stato operato nel reparto di Ortopedia, è stato adesso affidato alle cure dei sanitari del reparto di pediatria ed è stato sotto osservazione medica fino a sabato quando è stato dimesso.

“Povero bimbo, aveva numerose ferite in tutto il corpo. Abbiamo subito intuito che non erano state causate da una caduta dal letto, bensì da percosse”, raccontano Giuseppe Piccione e Maria Cilia, soccorritori della Seus 118, dopo l’intervento a Scicli. In seguito alla loro segnalazione alle forze dell’ordine è scattato l’arresto del padre. “A bordo dell’ambulanza siamo andati a Scicli in seguito a una richiesta di intervento per un bimbo caduto da un letto. Arrivati a casa sua lo abbiamo trovato in pessime condizioni: aveva infatti in tutto il corpo ematomi ed ecchimosi ed evidenti fratture a una gamba e a un braccio, tutti chiari indizi di violenze subìte – dicono ancora i due soccorritori -. Abbiamo quindi avvisato la centrale operativa del 118 che si trattava di un codice rosa”.

Il bambino è tornato a casa nel nisseno

Il bambino è tornato a casa con la mamma, in un comune a 100 chilometri da Scicli, in provincia di Caltanissetta, dove ha sempre vissuto. La mamma del piccolo non è indagata. Ha un padre e una mamma che lavorano come professionisti e sono molto stimati e che come nonni materni del piccolo sono in grado di provvedere alla sua crescita. 


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