Ragusa - Fischi al passaggio delle forze dell'ordine a Catania, nel primo video, con la movida selvaggia che si disperde per riformarsi qualche quartiere più in là. La polizia acciuffa chi può, ma i proprietari dei bar non possono scappare: evidentemente sono disposti a chiudere a 5 giorni per il guadagno di una notte di trasgressione. Figurarsi cosa accadrà in zona gialla. In mezza Sicilia l'eversione verso le residue norme anti Covid ha preso una forma sfrontata e apertamente ribelle. Non solo nel capoluogo etneo, anche a Palermo - nonostante gli accessi contingentati in centri e il divieto di vendita di alcolici dopo le 18 - dopo il rosso i freni hanno ceduto. Già da una settimana: nel secondo filmato baci e abbracci in strada, alla star Angela da Mondello, in “Non c’è Coviddi 2”. Infine, nel terzo video diffuso da Siracusa Cam News, la folla domenicale all’Ortigia.
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Potremmo pubblicarne molti altri. Residenti e gestori di locali e palestre siciliane che continuano a rispettare le regole però non ci stanno: filmano e postano in Rete, come gli stessi autori delle violazioni. Solo che loro chiamano pure i carabinieri. Alle recenti infrazioni registrate sull’Isola si sono aggiunte nelle ultime ore le notizie di 8 giovani multati sulla spiaggia Acquacalda di Lipari; un barbecue con una dozzina di professionisti in una villetta privata di Villaggio Mosè e due bar e ristoranti con clienti oltre il limite chiusi a San Leone, in provincia di Agrigento; più altri due per lo stesso motivo ancora a Palermo. E’ la stretta finale prima del semaforo giallo, che ormai tutti danno per scontato dalla prossima settimana. Qualcuno lo vede già bianco.