Palermo - I “no vax” hanno preso di mira alcuni medici siciliani impegnati nella campagna di vaccinazione, come l’infettivologo palermitano Antonio Cascio colpevole di aver scritto su Facebook di essere “favorevole a far pagare, a coloro i quali hanno rifiutato il vaccino, tutte le spese del ricovero se ne avranno bisogno a causa della loro positività”. “Sui social sono stati diffusi i miei dati, mail private, numero di telefono, indirizzo di casa - denuncia -. Mi chiamano al telefono per insultarmi, il clima sta diventando pesante”. Altri vengono minacciati dagli assistiti negazionisti per ottenere il green pass con l'esonero dal vaccino, alcuni fisicamente, chi con avvisi di denunce penali alla minima reazione avversa.
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Lo denuncia oggi l'Ordine dei medici di Palermo, allertando la questura dopo le tante segnalazioni giunte dai camici bianchi di varie parti dell’Isola: “Pretendono ulteriori accertamenti gratuiti e non necessari, pur di trovare qualche elemento che permetta di sottrarsi al vaccino e ottenere allo stesso tempo il certificato”. Non più “solo” scontri con le forze dell’ordine durante le manifestazioni e botte a giornalisti e cameraman (nella foto un video maker picchiato due giorni fa a Roma durante un presidio) ma una caccia al singolo da punire con autentiche spedizioni, come quella denunciata ieri dal noto infettivologo tv Matteo Bassetti, favorevole all’obbligo vaccinale e inseguito sotto casa da un esaltato.