Roma - A Tivoli tre persone sono morte in seguito all'incendio che si è sviluppato nella tarda serata di venerdì nell'ospedale della città. Due persone sono morte intossicate mentre una terza è deceduta a causa di un infarto. Una quarta persona era invece morta poco prima che scoppiasse l'incendio. Evacuato l'ospedale, invaso dal fumo: circa 200 i pazienti già trasferiti. La procura ha disposto il sequestro dell'intera struttura.
Decine di pazienti evacuati Decine di pazienti evacuati sono stati trasferiti nella vicina palestra comunale, allestita dalla Protezione civile locale con coperte, cuscini e brandine, scrive sui social il sindaco di Tivoli, Giuseppe Proietti. "La palestra comunale Maramotti - fa sapere Proietti - è utilizzata come struttura di passaggio per i pazienti che qui attenderanno di essere trasferiti con ambulanza presso altre strutture ospedaliere della Capitale".
Le fiamme sono divampate in un locale adibito a deposito di rifiuti speciali, al livello -3 della struttura, propagandosi in alcune zone vicine. Le fiamme hanno poi raggiunto il pronto soccorso e la Terapia intensiva. Altri reparti non sarebbero stati invece toccati, ma il fumo molto denso ha invaso tutto l'ospedale e per questo si è resa necessaria l'evacuazione dell'intera struttura.
La procura di Tivoli ha disposto il sequestro dell'intero ospedale San Giovanni Evangelista. "Dobbiamo capire quello che è accaduto e come si sono propagate le fiamme", ha detto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. "La polizia scientifica darà l'esito e le valutazioni, per capire quale sia la natura, come ciò sia potuto succedere". Il governatore è arrivato davanti all'ospedale, dove ha incontrato i vertici della Asl locale assieme al prefetto Lamberto Giannini. "Sono stati momenti caotici, questo non doveva accadere - ha aggiunto Rocca - Cercheremo di capire le cause e trovare le soluzioni. Il pronto soccorso dell'ospedale è distrutto. Ci vorranno settimane", ha aggiunto.