Cronaca Messina

Maltempo nel Messinese, allagamenti e fiumi di fango

Colate di fango, allagamenti e case evacuate nel Messinese



Messina - Una notte drammatica ha colpito il Messinese, con diverse località costiere come Naso, Gliaca di Piraino e Brolo messe in ginocchio da allagamenti e colate di fango provocate dalle intense piogge cadute in tarda serata. Le conseguenze sono state gravi: molte abitazioni sono state allagate e numerose strade sono state interrotte a causa del fango. Il Dirigente Generale della Protezione Civile, Salvo Cocina, ha contattato i sindaci delle aree colpite, raccomandando di salvaguardare l’incolumità delle persone nei piani bassi e nei sottopassi e di attivare i mezzi necessari per rimuovere il fango e permettere all’acqua di defluire verso il mare.

Diverse organizzazioni di volontariato della provincia di Messina sono state mobilitate, dotate di idrovore per fronteggiare l’emergenza. A Piraino è stata necessaria l’evacuazione di alcune abitazioni. Nello specifico a Gioiosa Marea, l’associazione di Protezione Civile Rangers è intervenuta in località Skino, sulla SS113, dove un allagamento ha reso impraticabile una traversa interna, bloccando completamente il traffico veicolare. A Piraino, si sono registrati smottamenti sulle strade provinciali San Leonardo e Piraino Centro (SP141), causando ulteriori difficoltà alla circolazione. A Oliveri, uno smottamento ha compromesso una via di fuga, interrompendo la viabilità e isolando ulteriormente la zona. La strada che collega Piraino a Brolo è stata chiusa al traffico a causa dell’accumulo di fango e detriti. A Stromboli, i torrenti in piena hanno reso necessaria l’evacuazione di una struttura ricettiva per precauzione.

Dopo che la pioggia ha cessato di cadere, l’allarme per rischio alluvione, che aveva suscitato preoccupazioni in ricordo di quanto accaduto nel 2022, è rientrato. Durante il temporale, i gestori di ristoranti e attività ricettive sono stati invitati a trattenere i propri ospiti all’interno delle strutture per garantire la loro sicurezza, mentre i torrenti San Bartolo e Montagna Russo sono stati costantemente monitorati. 


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