Venezia - Aveva 32 anni Marta Bianco Mannino. È morta domenica, vittima di una reazione allergica a un piatto a base di zucca che aveva preparato la sera prima.
Quella sera stata la prima cena nel nuovo appartamento in cui si era trasferita con il marito, in via Galileo Galilei a Robegano, frazione del comune di Salzano nella terraferma veneziana. Appena svegliata, però, Marta ha accusato forti dolori addominali e nausea. A quel punto ha chiesto aiuto al coniuge: gli ha detto di chiamare subito l’ambulanza, il male si faceva sempre più insopportabile. Arrivati i soccorsi, la donna è stata portata all’ospedale di Mirano, ma per lei non c’è stato nulla da fare; l’intervento dei medici non è bastato a salvare la sua giovane vita. È spirata nel giro di poche ore.
Ieri è stata eseguita l’autopsia. Stando al primo responso la morte è stata causata proprio dall’ingestione di zucca, che aveva mangiato più volte negli ultimi giorni e anche sabato a cena. Si pensa quindi a una reazione allergica o a una forte intolleranza alimentare che lei forse conosceva, ma che non credeva avrebbe scatenato nel suo organismo conseguenze così estreme da portare alla morte.
Marta Bianco viveva a Robegano con il marito, William Benjamin Mannino, italoamericano di 29 anni: i due stavano insieme da circa quattro anni e mezzo, e poco meno di tre anni fa (l’anniversario sarebbe stato a novembre) avevano deciso di sposarsi. William e Marta si erano conosciuti mentre lui, che viveva a New York, si trovava in vacanza a Venezia: «Da quel momento - racconta il marito - mi sono innamorato e ho subito capito che volevo trascorrere la mia vita insieme a lei. Era una donna forte, sempre allegra e gentile, e noi eravamo uniti. Da quando l’ho conosciuta non ho mai smesso di venire in Italia per vederla, finché non abbiamo deciso di sposarci».
Marta era un’artista, una pittrice: amava esprimere la sua personalità attraverso la decorazione dei vestiti. Scarpe e magliette, che spesso regalava al marito e che erano diventate il suo lavoro: in passato aveva anche lavorato per realizzare calzature per Prada. William, invece, in Italia ha trovato oltre all’amore un lavoro come meccanico. I due giusto il giorno prima della tragedia si erano trasferiti nel nuovo appartamento in via Galileo Galilei: quella di sabato era, per la coppia, la prima cena nella nuova abitazione. E per lei purtroppo è stata anche l’ultima. Sono bastate poche ore per mandare in tilt il suo organismo, tanto che i medici non hanno fatto in tempo a predisporre una terapia per evitare il peggio.
Le reazioni allergiche, che in alcuni casi possono portare alla morte, sono più frequenti di quanto si pensi, e hanno alla base più cause: farmaci, punture di insetti e, molto spesso, determinati alimenti. La zucca (che fa parte della famiglia delle cucurbitacee come cetrioli, cocomeri e meloni) viene considerata generalmente un alimento ben tollerato dalla maggior parte delle persone, ma in alcuni casi ci possono essere delle controindicazioni. I sintomi più comuni sono prurito, gonfiore, irritazioni della pelle e anche difficoltà respiratorie. Anche nel caso di intolleranza, la zucca può portare a sintomi gastrointestinali anche acuti. Inoltre, può causare una disfunzione renale in quanto è un alimento moderatamente ricco di potassio, e quindi la sua assunzione prolungata può far insorgere complicazioni e formazione di calcoli renali. Anche gli effetti digestivi della zucca, normalmente benefici, possono presentare controindicazioni, specie se viene assunta in grandi quantità o se aggiunta improvvisamente nella propria dieta; inoltre, la reazione dei fitonutrienti presenti nella zucca con farmaci anticoagulanti può portare a ulteriori complicazioni. E per Marta non c’è stato nulla da fare.