Trapani - Mega risarcimento danni di un milione di euro per ognuno dei 18 pescatori di Mazara del Vallo, bloccati a Bengasi per 108 giorni: è la richiesta avanzata nei confronti del governo libico dai marittimi (8 italiani, 6 tunisini, 2 indonesiani e 2 senegalesi) rimasti per oltre 4 mesi in prigione in seguito al sequestro, l’1 settembre scorso, dei due motopesca in acque internazionali, a circa 35 miglia dalle coste libiche. L'istanza è in una lettera firmata e inviata dagli interessati alla Libia e per conoscenza a governo italiano, Ue e Onu.
"Abbiamo patito le pene dell'inferno, le guardie non perdevano occasione per sparare in aria: oggi tutti noi scontiamo le conseguenze psicofisiche di quei giorni " scrivono a 36 mani, lamentando che anche “nell'agenda dei recenti colloqui fra il governo italiano e il nuovo governo libico non è stata affrontata la questione della sicurezza dei nostri pescatori nelle acque internazionali davanti alla Libia".