Palermo - «Ma come cavolo guidate?»: ci sarebbe stata una battuta sulla incapacità di guidare le moto dietro la folle sparatoria della scorsa notte costata la vita a tre ventenni di Monreale. Da ore un 19enne, sospettato di avere avuto un ruolo del triplice delitto, viene interrogato dai carabinieri.
News Correlate
Secondo le prime ricostruzioni, un gruppo di palermitani sarebbe arrivato nella cittadina normanna dove in questi giorni si organizza la festa del Santo Patrona. Da una comitiva di ragazzi del luogo sarebbe partita una osservazione sulla guida non piaciuta ai palermitani. La discussione è degenerata in spinte e pugni, tanto che una delle vittime, prima di essere coinvolta, ha detto alla fidanzata di andare in auto capendo che le cose si sarebbero potute aggravare. Durante la rissa, due del gruppo di Palermo avrebbero tirato fuori le pistole e fatto fuoco uccidendo sul colpo Salvo Turdo e Massimo Pirozzo e ferendo gravemente Andrea Miceli, che è morto stamattina. Il tutto davanti a decine di testimoni terrorizzati e sotto gli occhi delle telecamere dela strada, via D’Acquisto, a pochi metri dal Duomo. Le armi avrebbero esploso oltre 18 colpi. Alcuni bossoli sono stati trovati stamattina conficcati in una fioriera. Due passanti, un 33enne e un 16enne, del tutto estranei alla discussione sono rimasti feriti. Il 19enne sospettato, la scorsa notte, dopo la rissa, è andato dai carabinieri dello Zen a denunciare il furto del motorino: la vicenda ha insospettito i militari che hanno avviato le indagini.