Roma - «Non lo toccate, non lo toccate! Valerio, Valerio!». Le grida di un papà disperato si perdono per via Igino Giordani nel silenzio irreale del tardo pomeriggio al Collatino. Sull’erba c’è un ragazzino di 12 anni, privo di sensi. È caduto dal decimo piano di una delle «torri» e sulla caduta indagano ora gli investigatori del commissariato Sant’Ippolito, accorsi alle 18.30 di ieri con un’ambulanza dell’Ares 118 per soccorrere Valerio, studente e baby calciatore dell'Atletico Lodigiani 1972, precipitato dall’abitazione dei genitori. È morto poco dopo il ricovero all’ospedale Bambino Gesù, al Gianicolo, dove fino a tarda sera parenti, amici e vicini di casa si sono stretti ai genitori. Lacrime e dolore per una caduta al momento inspiegabile. In casa, secondo i primi accertamenti, in quel momento c’erano oltre a Valerio, la sorellina con la baby sitter, e forse anche il padre. Ma su questo ultimo punto sono in corso accertamenti.
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La polizia scientifica ha comunque svolto un sopralluogo nel palazzo, fotografando anche un muretto alto circa tre metri all’ingresso dell’edificio sul quale il minorenne sarebbe caduto, prima di finire a terra. Non si esclude che una siepe, forse anche un albero del giardino condominiale, possano aver in qualche modo attutito l’impatto, ma non è purtroppo bastato per salvare la vita a Valerio. Un adolescente «sorridente, carino, sempre allegro», racconta fuori dal palazzo chi dice di averlo conosciuto. «Mi è caduto proprio davanti, sul momento non sono nemmeno riuscita a vedere chi fosse, se fosse un uomo o un ragazzino - ricorda una badante straniera ancora sotto choc che lavora nell’edificio -. Poi con altre persone ho chiamato i soccorsi». Le condizioni di Valerio sono apparse subito disperate. I medici del 118 lo hanno stabilizzato prima della corsa purtroppo inutile dell’ambulanza fino al Bambino Gesù.
Chi indaga non esclude ora alcuna ipotesi. Già oggi potrebbero essere acquisiti il telefonino e altri supporti informatici utilizzati dal minorenne, così come saranno analizzati i suoi profili social, nel caso ne abbia avuti. Al momento la polizia non si sbilancia. Da capire infatti se la caduta dalla finestra del 12enne della sua cameretta possa essere collegata a un incidente di qualche genere oppure se ci siano elementi che possano far pensare a un gesto volontario. E in caso affermativo se ci siano responsabilità da parte di altre persone. In questo senso sarebbero già stati sentiti alcuni conoscenti della famiglia di Valerio che potrebbero fornire elementi utili alle indagini, insieme con qualche testimone della caduta del ragazzino. I poliziotti potrebbero tornare oggi per ispezionare anche la cameretta dell’adolescente e acquisire nuovi elementi. Anche dalla finestra che sarebbe stata ritrovata aperta. I genitori, devastati da quanto successo, sono rimasti a lungo al Bambino Gesù.
Il padre in casa
C'era in casa anche il papà del dodicenne morto. E' quanto accertato dalla polizia. L'uomo stava lavorando in smart working e nell'appartamento era presente anche la babysitter. Gli investigatori ascolteranno in queste ore familiari, amici e insegnanti del ragazzino per far luce sull'accaduto. Accertamenti anche sul cellulare per ricostruire i suoi ultimi contatti. La Procura indaga per istigazione al suicidio.