Roma - Per la tragica morte di Anne Avarie Tierney, deceduta lo scorso 2 aprile dopo aver mangiato un panino nel locale «Vitaminas 24», la Procura ha indagato F. S., il titolare del ristorante dove la giovane, allergica agli anarcardi, ha comprato il cibo che potrebbe esserle stato fatale. La necessità di indagare il gestore del locale, con l’accusa di omicidio colposo, nasce dalla decisione di procedere all’autopsia sull’americana per accertare che la ragione del decesso sia da attribuire al panino. L’ipotesi degli inquirenti è che la studentessa, 20 anni, quando ha detto di essere allergica non sarebbe stata capita da S. per via della lingua. Ieri il titolare, molto scosso, è andato in Procura e ha partecipato al conferimento dell’incarico disposto dal pm Marcello Cascini. Il ristorante è rimasto chiuso, nonostante il controllo dei Nas abbia escluso sanzioni dovute a irregolarità. Tuttavia S. – assistito dall’avvocato Gianluca Lombardozzi – non ha avuto la forza di tornare al lavoro dopo la tragedia. Intanto partiranno nei prossimi giorni gli interrogatori dei testimoni per ricostruire quanto successo verso le 14 di mercoledì scorso al ristorante in via Giovanni De Agostini, nel cuore del Pigneto.
Secondo l’amica di Anne Tierney, la vittima si è sentita male qualche minuto dopo aver terminato il panino. Allora le due ragazze hanno cercato di rientrare in più presto possibile nel loro appartamento, in una struttura per studenti a pochi passi dal ristorante, in modo che la giovane - in Italia per il progetto Erasmus - potesse prendere i medicinali necessari a scongiurare gli effetti dell’allergia. Della situazione di emergenza, in quel momento, sono state allertate anche altre amiche che hanno raggiunto la 20enne in pochi minuti. Le hanno somministrato il medicinale, ma troppo tardi. Forse a complicare quegli attimi drammatici ha contribuito una distrazione della vittima. Ben consapevole della sua allergia, la ventenne teneva sempre con sé il farmaco. L’altro giorno invece lo ha dimenticato per errore nell’ostello dove Tierney, tifosa della Roma, risiedeva dal gennaio scorso. Da ottobre l’americana potrebbe essere la terza vittima di un’allergia al cibo. Il 24 ottobre 2024 una turista di 14 anni è morta per choc anafilattico dopo aver mangiato un dessert con frutta secca. Poi il 5 dicembre è deceduta una bambina di 9 anni, Martina Fumiatti, allergica al frumento, dopo aver mangiato un piatto di gnocchi che le avrebbe causato una reazione fatale. Stessa sorte per Federica Stiffi, promessa del volley, 16 anni: morì nel gennaio 2019 dopo aver bevuto un cocktail con lattosio.