Chieti - Ha scoperto che sua moglie aveva una relazione extraconiugale, con un’altra donna, ma oggi l’uomo si ritrova sotto processo a causa di una serie di fotografie e screenshot che egli stesso ha prodotto nel procedimento di separazione: secondo l’accusa, senza essere autorizzato, ha fatto accesso allo smartphone di lei, protetto da una password, e ha preso cognizione del contenuto della corrispondenza telematica che la moglie e l’amante si erano scambiate su whatsapp e ha scattato numerose fotografie delle conversazioni intercorse nel tempo fra le due donne.
Foto che ha presentato nell’udienza fissata nel giudizio di separazione da lui introdotto dinanzi al Tribunale Civile di Chieti. È stata dunque la moglie che, presa visione dei documenti depositati dal marito nell’ambito della separazione, lo ha denunciato per il reato di accesso abusivo a un sistema informatico.
In particolare il marito, una volta scoperta la doppia vita della moglie, ha avviato la separazione depositando ben 32 foto dello schermo del cellulare di lei e relative alle conversazioni, andate avanti per tre mesi, con l’amante. Le intrusioni contestate al marito sarebbero avvenute dapprima su uno smartphone del quale, però, la moglie ha denunciato lo smarrimento e che non verrà mai più ritrovato, accusando il marito di essersi con ogni probabilità impossessato del dispositivo proprio per le intrusioni. E successivamente su un nuovo smartphone di lei, una intrusione questa che l’uomo avrebbe confessato.
La vicenda giudiziaria si era inizialmente definita con un decreto penale di condanna emesso dal Gup del Tribunale dell’Aquila, ma l’uomo ha fatto opposizione e così gli atti sono approdati alla Procura di Chieti che ha emesso il decreto di citazione a giudizio davanti al giudice monocratico del Tribunale teatinodove il dibattimento sta per iniziare. I fatti risalgono all’autunno del 2020, in piena pandemia da Covid 19, e dunque di lockdown, quando era vietato uscire di casa. È in quel periodo che l’uomo nota la moglie passa sempre più intenta a chattare, una attività che lo insospettisce, ma non è la sola. Perché la donna più di una volta esce di casa, nel cuore della notte, con la scusa di dover fumare. In realtà le sortite di lei sono finalizzate a incontrare l’amante con la quale si era data appuntamento per strada. Peraltro è proprio attraverso il giudizio di separazione che arriva la prova dell’esistenza dell’amante: con quest’ultima che, chiamata in udienza, e interrogata dall’avvocato della controparte, ammette la realizzazione con la donna.