Cronaca Pescara

Sofia, investita e uccisa a 15 anni davanti al papà. Ma il suo cuore batte ora a Palermo

Il dolore dei compagni di classe: «Ora l’aula è vuota»

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/12-12-2024/sofia-investita-e-uccisa-a-15-anni-davanti-al-papa-500.jpg Sofia, investita e uccisa a 15 anni davanti al papà


Pescara - Il suo banco, l’ultimo a sinistra, è vuoto. Nel suo armadietto, il numero 145, ci sono ancora la borraccia e le sue cose; sulla parete la scritta Merry Christmas che lei aveva voluto. Il giorno dopo regna un silenzio misto a sconcerto nell'aula 13 della terza liceo scientifico della scuola Maior, che Sofia Di Dalmazi frequentava. Non sono bastate le preghiere di gruppo di tutti gli studenti dell’istituto paritario, insegnanti compresi, che quotidianamente le hanno rivolto dopo l’ultima ora di lezione, a tenerla in vita dopo l’investimento di martedì 3 dicembre. Sofia se n’è andata, a soli 15 anni, lasciando un grande vuoto.  

Una tragedia che ha coinvolto la città e la comunità scolastica, composta da oltre 600 persone. Tutte coinvolte, alcune anche direttamente come testimoni dell’investimento di Sofia da parte di un'auto e delle successive, ostinate manovre di rianimazione di Sofia, andate avanti per 40 minuti sullo stradone di via Falcone e Borsellino. «Un nostro collaboratore scolastico – spiega la professoressa Alessandra Mazzotta –, una montagna d’uomo che sembra incrollabile, piangeva a dirotto. Quindi figuriamoci i tanti ragazzi coetanei e pure i bambini delle medie che hanno assistito a questo dramma, vivendone l’epilogo tristissimo. Quello che è successo a Sofia l’ho realizzato soltanto la sera tardi, mentre correggevo i compiti di storia dell’arte e mi è apparsa la sua verifica. Lì sono rimasta in silenzio per parecchio tempo a riflettere su quell’enorme sventura. E devo anche dire, fuori dai doveri di circostanza, che Sofia era veramente brava, lo era in tutte le materie». 

Il cuore della ragazza continuerà a battere a Palermo
"Desideriamo informare che i genitori, con un gesto di grande generosità e altruismo, hanno acconsentito alla donazione degli organi e tessuti della figlia. Un atto d'amore che permetterà di donare speranza e nuova vita ad altre persone", si legge in una nota dell'Asp di Pescara. Le operazioni di prelievo, come riporta l'Ansa, sono andate avanti fino a stamani, con l'arrivo delle diverse équipe per il trasporto. Il cuore è andato a Palermo, il fegato e un rene a Torino, l'altro rene a Genova e le cornee sono andate all'Aquila.

L'incidente

L'incidente era avvenuto martedì 3 dicembre, in via Falcone e Borsellino. La 15enne, appena uscita da scuola, stava attraversando la strada per raggiungere il padre, quando era stata travolta da una Volkswagen T-Roc condotta da un uomo di 41 anni che si era subito fermato a prestare soccorso. All'arrivo dei soccorritori la ragazzina era in arresto cardiaco. Le manovre rianimatorie erano andate avanti per più di mezz'ora; poi la corsa in ospedale e il ricovero in Rianimazione. Mercoledì Sofia era stata sottoposta a un delicato intervento neurochirurgico. Le sue condizioni, però, sono sempre rimaste gravissime.


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