Torino - Un pullman turistico è caduto nel Po in piazza Vittorio Veneto, sfondando una parte del parapetto lungo Corso Cairoli in prossimità del semaforo del ponte Vittorio Emanuele. Sono accorsi in pochi minuti alcuni canottieri con le loro lance, quindi i vigili del fuoco si sono calati sul mezzo coricato su un fianco sul basso fondale. Il corpo portato sulla banchina dei Murazzi è stato poi occultato con la coperta termica dopo l'accertamento della morte da parte degli operatori del 118. Aveva 64 anni. Non c'erano altre persone a bordo e nessun altro è stato soccorso.
L'uomo, parcheggiato in piazza Vittorio, sarebbe arrivato dritto in retromarcia sul parapetto, sfiorando tre persone, tre donne che si trovavano presso il parapetto che sono rimaste leggermente ferite. Soccorse e portate via in ambulanza al Cto, non sarebbero gravi. I pompieri ipotizzano un malore. Il mezzo apparteneva all'operatore Di Carlo Tours di Campobasso.
È accaduto nel pomeriggio di oggi, mercoledì 26 marzo, poco prima delle 18. Sul posto sono giunte ambulanze, carabinieri, vigili del fuoco e soccorritori su gommoni che hanno tratto dalle acque del fiume Po il corpo senza vita dell’autista. Gruppi di curiosi che osservavano e fotografavano dal ponte e dal LungoPo sono stati allontanati. La polizia locale ha bloccato la circolazione sul lungo po Armando Diaz e Cadorna, ponte Vittorio Emanuele I e tutta l’area interessata dall’incidente.
«È venuto giù ad alta velocità. In retromarcia, diritto. Il mezzo ha superato il marciapiede e poi ha sfondato il parapetto dei Murazzi, dove di solito si piazza il paninaro. Nella sua corsa ha sfiorato due persone. Ho visto una signora medicata a una caviglia e, lì vicino, un ragazzo. Ho sentito i vigili del fuoco, ipotizzare che l’autista ha avuto un infarto». Filippo Camedda, uno dei titolari del Capodoglio, uno dei locali dei nuovi Muri, ha assisto alla tragedia del Po. Potevano esserci molte più vittime. «Probabilmente, l’autobus è partito da un’esedra di piazza Vittorio. L’ho visto rimanere in bilico per alcuni istanti e poi cadere in acqua. I ragazzi del circolo remiero sono intervenuti molto velocemente. Gli abbiamo prestato un martello per sfondare i vetri del mezzo, ma sembra che, purtroppo, l’autista sia stato recuperato senza vita».