Cronaca Ravanusa

Selene e Giuseppe, sposi morti insieme sotto le macerie

La coppia era convolata a nozze solo 8 mesi fa, lei stava per partorire

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 Ravanusa - Sono di Selene e Giuseppe due dei quattro corpi trovati nella notte a Ravanusa sotto le macerie. La coppia si era sposati otto mesi fa. Otto mesi dopo marito e moglie sono stati sepolti dall'esplosione di via Trilussa, assieme al sorriso che doveva ancora esplodere, quello di loro figlio, che avrebbe iniziato a conoscere il mondo tra una settimana. Un figlio che non ha ancora un nome e non figurerà mai nell’elenco ufficiale dei morti e dei dispersi, ma è di fatto un'altra vittima di questa tragedia siciliana.

Selene Pagliarello e Giuseppe Carmina, lei infermiera del pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio ad Agrigento lui operaio, neanche dovevano esserci in quell’appartamento. Erano passati a salutare i genitori di lui, Angelo Carmina, 72 anni, e Maria Crescenza Zagarrio, 69, che tutti in paese chiamavano Enza. Un saluto veloce prima di andare a cena fuori, in un sabato come tanti altri. Forse l’ultimo prima di partorire, visto che i nove mesi sarebbero scaduti la settimana prossima.

Sorrideva anche Pietro Carmina, una delle altre vittime, che nelle foto aveva sempre con gli occhiali inforcati sul naso. Era stato un buon professore, a sentire i suoi compaesani. Aveva insegnato storia e filosofia al liceo classico Ugo Foscolo di Canicattì, poi era stato anche preside prima di andare in pensione. Lui viveva in una della palazzine sventrate dalla furia dell’onda d’urto e delle fiamme. È scampato al Covid, ma non all’esplosione: anche il suo corpo è stato portato all’obitorio. 


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