Marzamemi - Il corpo senza vita di un pachinese è stato ritrovato privo di vita, penzolante da un albero, nei pressi di Marzamemi. Si tratta di Vincenzo Cancemi, 41 anni, che si sarebbe suicidato anche se non tutti i contorni della vicenda sembrano definiti. Tutt’altro.
L’uomo, molto noto e altrettanto stimato a Pachino come a Portopalo di Capo Passero per via del suo lavoro, potrebbe non essersi tolto la vita. Non a caso gli elementi raccolti sul luogo del ritrovamento del corpo sarebbero ancora al vaglio delle forze dell’ordine. Sul caso stanno indagando i carabinieri della stazione pachinese che avrebbero già sentito alcune persone che potrebbero fornire particolari rilevanti legati alla vita privata di Cancemi.
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Il primo elemento al vaglio degli inquirenti scaturirebbe da alcune considerazioni che sarebbero state fatte da persone accorse nel luogo dove due giorni fa è stato ritrovato il corpo dell’uomo, in contrada Lettiera, alle porte di Marzamemi. L’albero, infatti, sarebbe troppo basso per giustificare un’azione suicida. Ma non sarebbe questo l’unico elemento sufficiente a fare ipotizzare qualcosa di diverso dall’intenzione di togliersi la vita messa in atto da Cancemi. Ad attrarre l’attenzione degli investigatori sarebbe anche una vicenda, rimasta piuttosto oscura, risalente a pochi mesi fa e riguardante una lettera diffamatoria, oltremodo circostanziata. In questa lettera si faceva riferimento, in modo capillare, a una serie di rapporti extraconiugali che avrebbero coinvolto persone di Pachino e Portopalo. Tra gli uomini inseriti dall'anonima mano che ha scritto e divulgato minuziosamente la lettera-volantino c’era anche il nome di Vincenzo Cancemi.
I carabinieri non stanno scartando alcuna ipotesi, ascoltando parenti e amici dell’uomo, che svolgeva l’attività di tecnico riparatore di elettrodomestici, al fine di ricostruire i suoi ultimi giorni di vita.