Roma - Una donna ferma sulla strada, con l’auto all’apparenza guasta, che chiede aiuto perché ha bisogno di soldi per fare benzina in quanto deve raggiungere la figlia al corso di danza, a Torvajanica. Non solo la truffa dello specchietto, le diverse varianti delle monetine e delle chiavi, ma un altro probabile raggiro è stato segnalato lungo le vie di Pomezia. A cadere nella trappola di una ragazza e altri due presunti complici, una donna, mentre si recava in un centro sportivo per assistere a una partita di basket.
«Sono una mamma, mi si è fermata la macchina e non ho benzina. Ho bisogno di soldi perché devo andare a prendere mia figlia a Torvajanica». E’ venerdì sera quando a Pomezia va in scena l’infinitesima truffa. Con questa scusa una donna è riuscita a farsi consegnare da una passante che ha incrociato sulla strada una banconota da 20 euro al fine di dare rifornimento alla vettura rimasta - a suo dire - a secco. «Aveva un piumino lungo e gli occhi lucidi. Sembrava, dunque, in stato di agitazione», racconta a “Il Messaggero” Simona. «Io solitamente non giro con i contanti, ma quella sera avevo con me del denaro e l’ho aiutata». La truffatrice ha poi assicurato che quei soldi li avrebbe restituiti entro breve tempo lasciando un numero telefonico al quale poterla richiamare.«Ti lascio se vuoi anche i documenti», avrebbe detto la presunta bisognosa.