Ispica - Hanno cancellato con della vernice rossa la scritta "alla Resistenza" i vandali che hanno imbratto il monumento in piazza Unità d'Italia a Ispica .
"Gravissimo atto di oltraggio alla Resistenza, a Ispica, in Piazza Unità d’Italia. Quando diciamo che oggi esiste un reale problema di tenuta democratica del Paese non siamo paranoici, purtroppo c’è chi tenta di riproporre messaggi fascisti, c’è un rigurgito neonazista preoccupante e dilagante nel mondo. Una cosa del genere, alcuni anni fa, sarebbe stata impensabile e, purtroppo, episodi simili sono sempre più frequenti. Per questo a chi cerca di minimizzare, sostenendo che non è necessario rilanciare con convinzione i temi dell’antifascismo, bisogna rispondere con forza che è indispensabile e imprescindibile una forte azione di condanna, non solo a Ispica, in Sicilia o nel resto d’Italia: è necessaria ovunque”.
Lo dichiara l’on. Nello Dipasquale, parlamentare regionale del Partito Democratico, condannando l’atto.
L’Amministrazione Comunale di Ispica, con in testa il Sindaco Innocenzo Leontini, "condanna l’atto vandalico commesso ai danni della statua della Resistenza che lo scultore Salvo Monica volle collocare in Piazza Unità d’Italia. Nessuno si può permettere di oltraggiare un simbolo inviolabile della nostra storia democratica. “Noi lavoriamo per individuare “il delinquente” che all’alba di oggi ha compiuto questo ignobile gesto”. Lo dichiara l’Assessore alla Polizia Locale Massimo Dibenedetto che aggiunge: “Abbiamo già acquisito le immagini che sono oggetto di indagine.” Il Sindaco ringrazia la Polizia Locale che, utilizzando al meglio il nuovo impianto di videosorveglianza è sulle tracce dell’esecutore. Il Sindaco ha formalizzato la denuncia presso la Stazione dei Carabinieri di Ispica, esprimendo fiducia sull’esito positivo delle attività di indagine condotte dagli uomini guidati dal Luogotenente Cazzin e congiuntamente dagli agenti della nostra Polizia Locale. Come più volte affermato, questa Amministrazione non raccoglie l’occasione per rispondere a sterili attacchi politici. Il valore della resistenza è fondante, il biasimo delle istituzioni è disgregante. In certe occasioni il silenzio della concretezza è più prezioso degli schiamazzi della propaganda".