Cronaca Palermo

Vittoria Campo, il dolore e le domande: cosa è successo alla calciatrice?

Morta all’improvviso, due mesi dopo il fratello Alessandro, due anni più grande: dopo il cordoglio, l’inchiesta

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 San Martino delle Scale, Monreale - Social inondati dal cordoglio per l'improvvisa scomparsa di Vittoria Campo, 23 anni, sorella di Alessandro, 25, morti in circostanze drammaticamente analoghe: di colpo, stroncati da un malore repentino nel fiore degli anni e della salute. Una tragedia resa ancora più incredibile dal fatto che tra i due decessi siano passati solo ed esattamente due mesi. “Nessuna parola potrà mai rappresentare il dolore e lo sgomento per la prematura perdita di una giovane donna e calciatrice - scrive la pagina dell’Asd Palermo femminile -. Il pensiero della società va ai genitori che devono convivere con questo nuovo e incommensurabile dolore. Vittoria sei e rimarrai sempre nei nostri cuori, grazie per le emozioni che ci hai regalato”.

“Vittoria da quest’anno non giocava più con noi – rivela l’allenatrice, Antonella Licciardi -. Ha festeggiato con noi la promozione la scorsa stagione. Quest’anno aveva deciso di smettere, malgrado amasse giocare a calcio tantissimo. Già nelle precedenti stagioni era stata falcidiata da infortuni lunghi e faticosi alle ginocchia, ma lei aveva sempre lavorato con una caparbia che raramente ho visto in tanti anni che alleno. Un recupero dopo l’altro, per lei era importante riuscire a stare dentro quel campo. Smettere è stata una scelta faticosa. Dopo la tragedia del fratello, ci siamo messaggiate più volte. Era addoloratissima, ovviamente. Era una ragazza seria, dolcissima, disponibile e sempre pronta al dialogo. Per certi versi anche riservata, ma sapeva quando e come interagire e gioire delle cose belle. Ci mancherà tantissimo. Siamo veramente sgomenti”.

Possiamo solo immaginare il dolore di madre e padre, trafitti in così breve tempo da questa doppia sciagura ancora inspiegabile, semmai sarà possibile farsene una ragione. La ragazza si è sentita male nella sua casa a San Martino delle Scale, frazione di Monreale; poi la corsa verso Palermo per raggiungere il più vicino ospedale, l’Ingrassia. Ma è arrivata al pronto soccorso già esanime, prima che i medici potessero praticarle qualsiasi cura o intervento. Anche su questa fine verrà aperta molto probabilmente un’inchiesta, per consentire l’autopsia, come avvenuto quest’estate da parte della procura di Trapani per il fratello maggiore. Anche lui giovanissimo era, o sembrava, in ottima salute fino all’inatteso epilogo: trovato morto a letto dal suo datore di lavoro, proprietario di una struttura ricettiva sull’isola di Favignana, allarmatosi non vedendolo arrivare. Non sempre l’arresto cardiaco, come risultò dall’esame autoptico, basta a spiegarsi da solo e si parlò, naturalmente, anche di una eventuale - e mai provata  - correlazione con le due dosi di vaccino Pfizer assunto dal ragazzo.  


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