Cultura Mondi lontanissimi

“Avete voglia di mettervi profumi e deodoranti”. Il Codice Battiato

Franco Battiato ha creato, nel corso della sua quarantennale carriera, il Codice Battiato: un vocabolario, un Codice



C’è una vecchia donna bretone che si nasconde dietro un cappello e un ombrello di carta di riso e canna di bambù, ma anche zingare del deserto che sfidano la gravità danzando con dei candelabri in testa.

Ci sono le sigarette turche e un cinghiale bianco, un cammello dentro una grondaia e i treni delle ferrovie africane di Tozeur.

Che cos’è un Codice?

Si chiama Codice un corpus di regole e di norme che partecipano a un testo articolato e coerente di leggi che governano una materia.

Franco Battiato ha creato, nel corso della sua quarantennale carriera, il Codice Battiato: un vocabolario fatto di spazi interstellari e galassie che si aprono su mondi lontanissimi, restituendo a chi ascolta un sistema di regole, di rimandi, di citazioni interne che fanno del mondo di Franco Battiato un Vocabolario, un Codice.

Nel corso degli anni diversi docenti universitari di lingua moderna hanno puntato la loro ricerca sull’uso delle parole nelle canzoni di Battiato, sulla loro frequenza e ricorrenza, ovvero quante volte una singola parola torna nei testi.

E però vi è un aspetto che non è stato ancora indagato. Ed è l’uso della costruzione della frase in dialetto siciliano nell’italiano di Battiato.

Così in Bandiera Bianca Franco canta “e avete voglia di mettervi profumi e deodoranti”, dove “e avete voglia” è una traduzione letterale di un modo di dire siciliano che viene ribaltato come un calco di gesso nella lingua italiana.

Altri esempi?
Nella canzone “Quello che fu”, dove Manlio Sgalambro cita l’Apocalisse e “il sorgere della città di Dio”.
Qui l’espressione “fu quello che fu” è una frase in lingua siciliana tradotta pari pari in italiano, idioma in cui non esiste il modo di dire “fu quello che fu”.

E ancora nella stessa canzone Battiato canta “non ci poteva niente”, anch’essa espressione siciliana tradotta in italiano senza alcun filtro. 

Cosa voglio dire con questa riflessione?

Il Codice è lì sul tavolo, è aperto, ma deve ancora essere indagato e studiato a fondo.
Per leggerlo e capirlo Franco ha lasciato indizi: regole assegnate a questa parte di universo, traiettorie impercettibili, codici di geometria esistenziale.


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