Scicli - “Meraviglioso”.
Con queste parole Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, ha commentato la visita al cantiere, ormai prossimo alla fine lavori, del nascituro Museo del Convento del Carmine di Scicli, domenica mattina. In compagnia del sindaco di Scicli Mario Marino e dell’assessore alla promozione Giuseppe Puglisi, Christian Greco ha avuto modo di conoscere uno dei luoghi, di prossima e imminente fruizione, che diventeranno locomotiva della fruizione culturale nel Val di Noto.
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Christian Greco ha visitato Scicli in compagnia del papà Salvatore, figlio di un ragusano e di una ragusana che a Scicli -a Cava d’Aliga segnatamente- avevano la casa della villeggiatura. Luoghi familiari e della memoria dell’infanzia per Christian e per il padre. Subito dopo il direttore del Museo Egizio ha partecipato al convegno, a palazzo Spadaro, sui ventuno anni dal riconoscimento Unesco del Val di Noto, organizzato dal Gal Terra Barocca e dalla destinazione turistica Enjoy Barocco.
Un pubblico qualificato e attentissimo ha partecipato fino alle ore 14 di domenica al momento di dibattito sulle politiche dei beni culturali, culminato con la relazione di Greco, che ha sottolineato come cultura oggi sia inclusione, accessibilità, trasferimento di saperi. Poco prima il professore Pierpaolo Forte (Università degli Studi del Sannio) aveva sottolineato l'importanza di considerare i beni culturali non solo come oggetti, ma come soggetti che devono diventare protagonisti e attori della vita sociale, enzimi che agiscono sulla vita della comunità.
Successo dell’apertura straordinaria di palazzo Penna Mormina, in piazza Italia, voluta dall’amministrazione comunale e accordata dalla famiglia Mililli, con la collaborazione di Fondazione Confeserfidi, grazie al servizio assicurato dall’associazione culturale Tanit.
Un grazie va ai condomini del palazzo, che hanno acconsentito all’apertura, e alla dottoressa Antonella Pirrè, che ha dato il suo contributo.