Cultura Come eravamo

La "pietra pece" nel cinegiornale del 1938

Tabuna, immagini d’epoca della cava: una storia lunga più di 2000 anni



 Ragusa - Una pietra impregnata di bitume, un idrocarburo, cioè petrolio. Le prime testimonianze della lavorazione dell’inconfondibile “pietra pece” ragusana risalgono ad epoche pre-elleniche, per uno sfruttamento minerario industriale bisogna invece attendere il 1838. Il documento d’epoca dell’Istituto Luce, che alleghiamo, è stato girato esattamente un secolo dopo. Le attività estrattive conobbero infatti il loro culmine durante il ventennio fascista: allora la locale azienda A.B.Co.D. dava lavoro a centinaia di "piciaruoli" grazie ai contributi del regime, intenzionato non solo ad asfaltare strada ma a ricavarvi l’oro nero. Il giacimento però è rimasto circoscritto a 300 ettari scarsi: Tabuna Descat, l’unica cava tuttora esistente a Ragusa da dove proviene questa roccia calcarea tenera, porosa, unica per le venature fossili e le variazioni cromatiche, dal grigio al marrone scuro.


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