Cultura Scicli

Guida Michelin: Cucina italiana figlia di Gaetano, figlio di Concetta

E la Guida Michelin disse: “La cucina italiana? È figlia di Gaetano, figlio di Concetta, emigrata da Scicli nel 1978”



Colle Val d’Elsa, Siena - Non sei bravo se sei bravo. Sei bravo se oltre a essere bravo crei una scuola di discepoli, bravi quanto te, bravi più di te.

Due Stelle Michelin.
La prima il ristorante Arnolfo, a Colle Val d’Elsa, l’ha presa nel 1986, tre anni dopo la sua apertura, la seconda nel 1997 e da allora l’ha mantenuta. Ai fornelli c’è lo chef Gaetano Trovato (Scicli, 1960) che col fratello Giovanni in sala accoglie ospiti piovuti in Toscana da tutto il mondo per conoscere i suoi piatti che sembrano quadri. Gaetano e Giovanni sono nati a Scicli da una famiglia di agricoltori, che si trasferì nel senese. “È qui che nostra madre nel 1978 ha iniziato a lavorare in una trattoria come cuoca, e fino a due anni fa ci aiutava in cucina a fare la pasta fresca”, racconta Giovanni Trovato.
Gaetano inizia come fornaio, poi si cimenta in cucina e decide di formarsi a Parigi e in Francia presso i grandi chef francesi maestri della panificazione e della pasticceria internazionale, dove l’attenzione per l’estetica e il dettaglio è maniacale. Quindi l’apertura del ristorante Arnolfo nel 1984, la pioggia di riconoscimenti internazionali, cui Gaetano e il fratello Giovanni, maître con 22 anni di esperienza in Olanda, ci hanno abituato. Ma il fatto nuovo è che quest’anno la Guida Michelin, confermando per il 26esimo anno le Due Stelle, ha riconosciuto a Gaetano il più prestigioso degli special awards ad personam, il Mentor Chef, con una motivazione da brividi: "Uno dei più grandi scopritori di talenti: in 40 anni di attività, è parte integrante della storia della cucina italiana, che continua a vivere nei piatti di tanti suoi discepoli". Gaetano è maestro di tanti ragazzi della nuova cucina italiana, tutor di una grande schiera di allievi che oggi lavorano nelle migliori cucine d'Italia e non solo, da Eugenio Jacques Boer a Matteo Lorenzini, da Simone Cipriani a Filippo Saporito, solo per citarne alcuni tra i più affermati.

Il segreto del ristorante?
I fiori. “I fiori sono un mio pallino, ci arrivano freschi e sono uno dei nostri elementi caratterizzanti, ricordano la casa in cui siamo cresciuti da bambini, e danno eleganza. Sono un gesto di amore e gentilezza”.
Che brava, Concetta!


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