Scicli - Erano gli anni Novanta e il sindacalista e politico italiano Ottaviano Del Turco andò al Moma di New York, sapendo che fra le tante opere d’arte di fama mondiale che avrebbe trovato in quel museo c’era anche un quadro dell’amico pittore Piero Guccione.
Un usciere, un vecchio commesso, riconobbe Del Turco come italiano e lo interrogò:
“Lei viene dall’Italia?”
“Sì, e lei?”
“Sono un emigrato siciliano, da tanti anni sto qui in America”.
Del Turco disse al signore che nella stanza accanto c’era un quadro di un grande pittore siciliano, “si chiama Piero Guccione”.
“Guccione? -disse l’anziano usciere-. Io sono di Modica e mi ricordo che a Modica quando ero ragazzo c’era un vecchio custuriere che si chiamava Guccione. Ma sarà morto…”
Il commesso aveva visto il quadro ma senza leggerne la firma.
L’autore di quell’opera era il figlio del “custuriere”, del sarto modicano, che in un dialetto siciliano arcaico veniva chiamato alla francese, “couturier”.
Del Turco si illuminò: “Custuriere? Che significa?”
“Sarto!”, rispose il commesso del Metropolitan Museum of Art di New York.
“Il mio amico è di Scicli, suo papà però era di Modica ed era sarto!”.
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Il 22 agosto 2024 è morto dopo lunga malattia, Ottaviano Del Turco. Nel luglio 2008 era presidente della Regione Abruzzo quando stoppò 100 milioni di euro in favore delle cliniche private che confezionarono per ripicca un dossier di ingiurie che, accolte dalla Procura della Repubblica, portarono Del Turco per 28 giorni in carcere. Dopo anni di processi Del Turco è stato assolto da quasi tutte le accuse tranne tre minori, mantenute in Cassazione per salvare l’onorabilità dei giudici inquirenti.
Del Turco negli ultimi anni forse non ha neanche compreso, a causa della malattia che lo ha colpito, di essere stato assolto.
La condanna peggiore per un uomo perbene.
Nella foto di Luigi Nifosì, Ottaviano del Turco, Franco Sarnari e Piero Guccione.