Venezia - Con 101 preferenze su 275 Bernardo Zannoni, autore de «I miei stupidi intenti» (Sellerio), ha vinto la 60ª edizione del Premio Campiello. La notizia è arriva al termine dello spoglio dei voti durante la cerimonia finale del Premio, quest’anno tornata nella storica sede del Teatro La Fenice di Venezia lasciata per due anni a causa del Covid. Zannoni ha prevalso sugli altri finalisti: Fabio Bacà con «Nova» Adelphi), Antonio Pascale con «La foglia di fico. Storie di alberi, donne, uomini» (Einaudi), Daniela Ranieri con «Stradario aggiornato di tutti i miei baci» (Ponte alle Grazie), Elena Stancanelli con «Il tuffatore» (La nave di Teseo).
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Durante la cerimonia premiati anche i vincitori degli altri riconoscimenti previsti dalla Fondazione Il Campiello: il vincitore del Campiello Giovani, Alberto Bartolo Varsalona, 21 anni di Palermo, dell’Opera Prima, assegnata a Francesca Valente per Altro nulla da segnalare (Einaudi), e del Premio Fondazione Il Campiello, il riconoscimento alla carriera attribuito quest’anno a Corrado Stajano. Premiata in modo ufficiale anche Antonella Sbuelz, vincitrice della prima edizione del Campiello Junior, svoltasi lo scorso anno e annunciata a maggio 2022.
In occasione dei sessant’anni del Premio, la Giuria dei Letterati presieduta da Walter Veltroni ha scelto di premiare simbolicamente con un «Campiello dei Campielli» anche Primo Levi, che fu vincitore due volte del Campiello: nel 1963, anno della prima edizione del Premio, con La tregua, e nell’82 con Se non ora, quando?. Dedicato a Levi anche il videoricordo della senatrice Liliana Segre.