Scicli - È un luogo davvero strano Scicli.
Un paio di anni fa una artista etiope, figlia di un italiano e di una donna africana, chiese di poter fare delle prove di canto a palazzo Spadaro, nel cui salone c’è un pianoforte a coda.
Ci disse che viveva a Scicli da qualche tempo.
Colpivano, nei suoi tratti così mediterranei, gli occhi intensi pieni di vissuto.
Saba iniziò a cantare e io, nella qualità di responsabile di quello spazio pubblico, decisi di restare qualche secondo per verificare che tutto fosse sotto controllo. Pensavo di andare via subito ma rimasi impietrito. Le evoluzioni della sua voce, la padronanza del canto, il suo inerpicarsi sulle note più alte mi lasciarono paralizzato sull’uscio del salone delle feste del barone Spadaro.
Qualche mese fa ho saputo che Saba ha pubblicato per Sellerio “La signora Meraviglia”, un romanzo familiare in cui il dolore viene condiviso senza vergogna, dove si afferma che la violenza del passato si può disinnescare, tramutandola in una energia inattesa.
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Oggi la notizia: Saba è la tra le dodici finaliste del prestigiosissimo Premio Strega.
In bocca al lupo, Saba, dalla tua Scicli.