Ragusa - Negli ultimi 9 anni le donne italiane che lavorano come assistenti familiari o badanti sono triplicate, passando secondo l’Inps da 35.768 a 106.148mila. La fotografia scattata dall’Osservatorio Domina conferma che l’assistenza a disabili e anziani non è un mestiere per uomini, stranieri (5,3%) o italiani (2,9%) che siano, e vede sempre nelle straniere la componente femminile più numerosa (67,5%). Al Sud e sulle Isole la percentuale di connazionali, che sopperisce alle gravi lacune dei servizi pubblici, cresce però sensibilmente.
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Il record è in Sardegna, dove le colf/badanti italiane raggiungono addirittura il 72,4% del totale, contro una media nazionale del 24,3%; seguono Sicilia e Molise, con quasi il 50%. Il boom nel Mezzogiorno deriva, purtroppo, dalla concezione dell'organizzazione familiare e dalle minori opportunità di lavoro per le donne, per cui il lavoro domestico diventa uno sbocco preferenziale. Infine, per quanto riguarda l’età, le italiane risultano in media più giovani - 48,7 anni rispetto al 51,8 delle straniere - e lavorano meno ore a settimana: 22,7 ore contro le 38,3 delle straniere.