Economia Ragusa

Eni rassicura il Vescovo di Ragusa sul futuro di Versalis e dell'indotto

Il Vescovo di Ragusa monsignor Giuseppe La Placa incontra il responsabile dei Rapporti istituzionali locali di Eni e riceve ampia rassicurazione su Versalis e sull’indotto

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 Ragusa - Ampie rassicurazioni sul futuro occupazionale dei lavoratori di Versalis e delle aziende dell’indotto sono state offerte al Vescovo di Ragusa, monsignor Giuseppe La Placa, dal responsabile dei Rapporti Istituzionali Locali di Eni, Pietro Giorgianni, nel corso di un incontro che si è tenuto questa mattina nella sede del Vescovado. Giorgianni ha illustrato il Piano di trasformazione e rilancio della chimica di Eni, presentando anche le esperienze precedenti che hanno portato ad avviare nuovi cicli produttivi conclusi senza penalizzare l’occupazione. Monsignor La Placa si è fatto interprete delle esigenze dei lavoratori e delle loro famiglie, sottolineando, in particolare, il ruolo delle piccole aziende, spesso a conduzione familiare, che ruotano attorno agli impianti di Ragusa e che temono per il loro futuro, e chiedendo che nessuno resti senza lavoro.

Anche in questo caso, Eni ha assicurato che il piano di riconversione tiene conto di tutte le esigenze e si fa carico dei processi di transizione ecologica dettati dall’Unione europea in una prospettiva comunque di sviluppo e di progresso. Al termine dell’incontro, monsignor Giuseppe La Placa, che ha sempre seguito con particolare vicinanza e non senza preoccupazione l’evolversi della situazione alla Versalis, si è detto confortato delle assicurazioni ricevute che vanno nella direzione di garantire lavoro e dignità ai dipendenti, all’indotto e alle loro famiglie.

«Ho trovato – ha affermato il Vescovo – apertura e disponibilità ma anche attenzione verso i lavoratori e le loro famiglie. Quest’incontro mi conforta e suggerisce prospettive di speranza e di fiducia. Continuerò a seguire l’evolversi della vicenda insieme a quanti hanno a cuore le sorti del lavoro e di un territorio che vuole essere dentro la sfida della transizione ecologica ma anche della produzione e della competitività. A Ragusa ci sono tutte le condizioni per poter localizzare e attrarre nuovi investimenti e potenziare il tessuto produttivo per garantire ai lavoratori e ai giovani la certezza del presente e la speranza del futuro».


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