Palermo - Sull’incontro avvenuto oggi in assessorato alle attività produttive per discutere del piano Eni Versalis in Sicilia, le segreterie regionali e territoriali di Cgil e Uil e di categoria Filctem e Uiltec Sicilia esprimono un giudizio positivo per l'avvio di un tavolo permanente che rappresenta comunque un primo passo importante riguardo a quanto rivendicato con lo sciopero di due giorni fa per la tutela dell’occupazione e dello sviluppo industriale nei due territori. "Tuttavia, come sindacato, ribadiamo con forza che oltre all'ascolto ed al confronto è necessario che il governo regionale espliciti la propria posizione in merito a quanto Eni vuole attuare nell'isola e vada oltre il compito di semplice mediatore tradurlcendo la disponibilità dichiarata in impegni concreti, facendo sentire il proprio peso nei confronti del governo nazionale e dell'azienda parapubblica. Le sfide che stiamo affrontando richiedono l’impegno diretto e la presenza costante di tutti gli attori istituzionali, regionali e nazionali. Solo con un’azione sinergica e coordinata sarà possibile garantire un futuro industriale stabile per Siracusa e Ragusa. In particolare, per Siracusa, abbiamo sottolineato la necessità di affrontare la situazione in maniera sistemica, coinvolgendo tutte le aziende presenti sul territorio. È fondamentale un approccio che consideri l’intero ecosistema industriale, per evitare che le singole vicende aziendali possano compromettere l’intero tessuto produttivo. Per Ragusa, l’urgenza è quella di offrire alternative industriali credibili e sostenibili in risposta alla chiusura dell’impianto di polietilene. La prospettiva di perdere questo polo industriale impone una riflessione urgente su soluzioni che possano salvaguardare non solo i posti di lavoro diretti, ma anche quelli indotti, e mantenere viva la vocazione industriale del territorio. Infine, su Siracusa, si segnala con preoccupazione la vicenda IAS, che potrebbe mettere fine alla storia industriale del territorio. Questo è un tema centrale che va affrontato senza indugi, con il coinvolgimento delle istituzioni e delle parti sociali, per evitare che la chiusura di un impianto fondamentale per la zona porti a danni irreversibili".
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Le segreterie UIL e CGIL di Siracusa e Ragusa attendono quindi una chiara ed urgente risposta e continueranno a monitorare la situazione e a lottare per la tutela dei lavoratori e dello sviluppo industriale, chiedendo con forza un impegno tangibile da parte di tutte le istituzioni coinvolte. Alla fine dell’incontro sono stati consegnati all’assessore i documenti già forniti alle prefetture di Siracusa e Ragusa.