Ragusa - Ammonta a 9,5 miliardi di euro l'acconto Imu che 25 milioni di italiani proprietari di immobili diversi dall'abitazione principale si preparano a versare entro giovedì prossimo, 16 giugno, su un gettito complessivo annuo 2022 di 19,6 miliardi di euro. Lo si legge nel rapporto Imu per il primo semestre 2022 elaborato dal Servizio lavoro coesione e territorio della Uil per tutti i capoluoghi di provincia italiani: il documento sottolinea come il 41% di questi 25 milioni sono lavoratori dipendenti e pensionati, cioè gli unici di cui si può esser sicuri che paghino le tasse. Calcolato sulla seconda casa, il costo medio complessivo dell'Imu sarà di 1.074 euro medi annui (a giugno l'acconto da versare sarà mediamente pari a 537 euro), con punte di oltre 2 mila in alcune grandi città.
Questo a prescindere che l'immobile in oggetto sia abbandonato o in affitto (su cui già si paga un bel tributo). Le 3 città più care dove avere la seconda casa sono, nell'ordine: Roma, Milano e Bologna. Nella capitale il costo è in media di 2.064 euro annui e l'acconto di giugno è di 1.032. Medesime discrepanze si riscontrano anche per una seconda pertinenza della stessa categoria catastale. Non solo: in 17 città è in vigore l’ex addizionale della Tasi e qui le aliquote superano quella massima dell'Imu, fissata al 10,6 per mille. La buona notizia è che, dal rapporto, Ragusa risulta essere tra i 10 capoluoghi – tutti al Nord, in particolare in Friuli - dove l’imposta, per molti immobili, è sotto tale tetto limite.