Roma – Terze dosi anti varianti più care per le casse degli stati Ue: lo “scoop” è del Financial Times, riuscito a entrare in possesso dei nuovi contratti di Pfizer e Moderna per le prossime forniture all'Ue. Un affare da oltre 2 miliardi di dosi entro il 2023. Il nuovo costo di una dose Pfizer sale a 19,50 euro, quattro euro in più di quanto fin qui sborsato dai paesi europei. Per una Moderna ce ne vogliono invece 21,50 rispetto ai 19 di adesso.
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E ci hanno fatto pure lo sconto dai 24 euro a fiala che pretendevano, visto il gigantesco stock ordinato dal vecchio continente, considerato “ad alto reddito”dalle case farmaceutiche. Un rincaro complessivo pari a circa 18 miliardi di euro quando Pfizer, secondo le stime del quotidiano finanziario britannico, solo da aprile a giugno di quest’anno ne ha incassati 7,8, aumentando del 30% i ricavi rispetto alla trimestrale precedente.
E’ previsto che nel 2021 le due aziende Usa fatturino almeno una trentina di miliardi a testa. I portafogli dei governi, invece, si prosciugano. E il rincaro saranno comunque i contribuenti a pagarlo, sotto forma di tasse. Fin quando si riusciranno a garantire richiami “gratuiti” per tutti se, come pare certo, diventeranno periodici? Non sarà facile vincolarli al rilascio di un green pass, quando non saranno più a costo zero.