Economia Tributi

Rottamazione cartelle esattoriali, prorogati i termini, nuove scadenze

Vale sempre la regola del 5 giorni di tolleranza senza sanzioni

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/25-03-2022/rottamazione-cartelle-esattoriali-prorogati-i-termini-nuove-scadenze-500.jpg Rottamazione cartelle esattoriali, prorogati i termini, nuove scadenze


Cambiano ancora – e a favore del contribuente - le date per il pagamento delle cartelle con rottamazione ter e del saldo e stralcio. E questo grazie all’approvazione in commissione Finanze al Senato del decreto Sostegni-Ter, che attraverso un emendamento ha prorogato le scadenze delle cartelle esattoriali. La proroga riguarda sia le rate che andranno in scadenza nel 2022 sia le rate scadute, grazie a una specifica «rimessione in termini» (cioè un ripescaggio dei decaduti, cioè chi aveva perso i benefici dell’agevolazione perché aveva saltato i pagamenti rateali). Tra le novità, oltre al nuovo calendario dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, c’è infatti anche la nuova chance concessa di rientrare tra i beneficiari dei vantaggi della definizione agevolata per chi ha saltato le rate 2020. Ecco le nuove date dei pagamenti.

Il calendario della Riscossione viene quindi riscritto come segue:
•entro il 30 aprile vanno effettuati i versamenti relativi al 2020 (bisogna tenere in considerazione il fatto che la scadenza cade di sabato e che il primo maggio è festivo, quindi la data in cui si deve pagare è il 2 maggio);
•entro il 31 luglio (che però cade di domenica, quindi bisogna considerare l’1 agosto);
•entro il 30 novembre vanno pagate tutte le rate del 2022.
Vale sempre la regola del 5 giorni di tolleranza senza sanzioni. Questo significa che i contribuenti che pagano entro cinque giorni dal termine prestabilito non perdono la definizione agevolata. Chi, invece, non paga perde i benefici e dovrà pagare l’intero debito con il fisco.

I contribuenti decaduti dalla pace fiscale prima del periodo di sospensione del decreto Cura Italia, il primo provvedimento emergenziale che ha bloccato i versamenti dovuti dall’8 marzo 2020 fino al 31 agosto 2021, possono chiedere una nuova rateizzazione degli importi dovuti. Si tratta di circa 532 mila contribuenti (il 43% del totale) che non hanno provveduto a pagare (causando un ammanco di circa 2,5 miliardi alle casse dello Stato) e hanno quindi perso i benefici della definizione agevolata. A dare i numeri era stata la sottosegretaria al ministero dell’Economia e delle Finanze, Maria Cecilia Guerra, nel corso delle risposte alle interrogazioni del 17 febbraio 2022 in Commissione Finanze del Senato. La nuova rateizzazione è prevista per le domande presentate fino al 30 aprile 2022.

 


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