Palermo - L'idea è celebrare le donne del cinema e la Sicilia tramite una mostra fotografica durante il Festival del cinema di Cannes, al via da martedì 17 maggio. La Regione si è affidata a 12 set fotografici dal "Gattopardo" a "Maléna", che solcano l'Isola e il 900, alla bella cifra complessiva di 2,2 milioni di euro Iva inclusa. Lo scontrino presentato a Palazzo Orleans dalla società lussemburghese Absolute Sea, che organizza in esclusiva per Mastercard gli eventi alla kermesse francese, include nel conto: shooting fotografico di Patrick Moja, 250mila euro; affitto di "Casa Sicilia", 253mila; allestimenti, noleggio arredi e attrezzature, 564mila; ufficio stampa e la comunicazione, 219mila.
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Il tutto, mentre all'Ars si discute una Finanziaria che si regge su un miliardo di euro di spese congelate e chi sta sull'Isola è spennato dalle bollette. Chi paga? "Non sono fondi regionali" si è affrettato a spiegare l'assessore al Turismo, Manlio Messina, a quanti credevano che per la mostra fossero stati spesi soldi dei contribuenti: "Sono fondi europei a disposizione per la promozione turistica, non capisco la polemica. L'alternativa sarebbe restituirli all'Europa”.
“Si può discutere se l'iniziativa piaccia o meno, ma il progetto era stato proposto nel 2019: comunque - ha annunciato - ridurremo la spesa a un milione e 600mila euro". Non è la prima volta che Messina fa parlare di sé, per le spese del suo assessorato: nel 2020, in piena pandemia, Messina fece parare di sé per aver acquistato spille, magliette e cappellini col logo della Regione. Allora, in confronto, erano spicci. Il massimo sarebbe riuscire a ottenere da Bruxelles, e a spendere con la stessa prontezza, anche gli stanziamenti per lo sviluppo economico e il lavoro. Ma questo non è compito dell’assessore Gadget.