Gela - I flussi di gas naturale dal Nord Africa e Nord Europa hanno superato quelli in arrivo dalla Russia attraverso l'Austria. In questi giorni da Passo Gries (Verbania) stanno arrivando 36 milioni di metri cubi contro i 35 in arrivo da Arnoldstein via Tarvisio (Udine). Ormai una quota minoritaria (anche se le bollette, però, non diminuiscono): dal Tap di Melendugno (Lecce), ci sono infatti altri 31 milioni di mc dell'Azerbaijan. Ma la parte del leone spetta alla coppia Sicilia-Maghreb: sul podio dei fornitori di gas naturale c'è l'Algeria, con 68,58 milioni di metri cubi in transito da Mazara del Vallo (Trapani).
Seguono il rigassificatore di Cavarzere (Venezia), con 25 mlm di mc, quello di Livorno (12 mlm) e infine il valico di Gela (Caltanissetta) con 4,65 mln di mc provenienti dalla Libia. E le cifre sono in ascesa. Complessivamente le importazioni sono salite a circa 220 mln di mc mentre la domanda interna - a causa degli alti costi - è scesa a 130 mln, circa 20 in meno rispetto allo stesso periodo del 2021. I dati sono conseguenza dell'accelerazione degli stoccaggi nei depositi: in base ai dati Snam, quasi la metà di tutto il gas conferito è messo da parte, per l'inverno.