Agrigento - Presto in vacanza in Sicilia ci verrà solo chi c’ha i soldi, una specie di Cuba mediterranea, tanto coi cambiamenti climatici in corso è già sempre estate anche sull’Isola. Al di là delle buone intenzione del governatore Nello Musumeci che vorrebbe riaprire tutto per giugno, anche per la prossima estate il turismo si prevede soprattutto in “presenza”, coinvolgerà cioè soprattutto gli autoctoni. Secondo TripAdvisor il 21% dei viaggiatori italiani, a causa dell’incertezza sull’evolversi dell’epidemia Covid, prevede di rimanere vicino a casa, il 16% di raggiungere destinazioni che distano non più di 90 minuti da casa e ben un terzo, il 33%, è disposto comunque a percorrere poco oltre l’ora e mezza di tragitto. I risultati dell’indagine penalizzano una terra circondata dal mare, per i maggiori tempi e costi da mettere in conto per raggiungerla; mentre favoriscono le destinazioni di montagna vicine alle aree popolate, quindi le località dell’arco alpino e appenninico.
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Si prospetta insomma una seconda stagione al ribasso, forse migliore della precedente ma comunque distante dal fatturato pre pandemia. A questo punto allora meglio salassare quei pochi che arriveranno, selezionati tra una clientela alla Mick Jagger, in grado di sganciare quattrini al posto di tutti gli altri che non arriveranno. Solo in questa dimensione è interpretabile, dopo la riapertura dello storico Hotel Villa Igiea di Palermo, l’inaugurazione ad aprile 2021 di venti nuove Rocco Forte Private Villas: residenze private e indipendenti da 300 mq, ciascuna col suo, affacciate sulla baia del Verdura Resort di Sciacca, una tenuta di 230 ettari in collina tra frutteti, piscine e campi da golf. I prezzi partono da 1.760 euro a notte, tassa di soggiorno esclusa. L'architettura, visibile nei rendering, ricorda i bagli siciliani: tetto piano, scale esterne, volumi regolari, i colori caldi come omaggio al tufo. Beato chi se li potrà permettere.