Catania - Autotrasportatori siciliani in presidio permanente al casello San Gregorio mentre sugli scaffali dei supermercati rischia di scarseggiare la merce, in particolare frutta e verdura del Ragusano: alcune aziende agricole cominciano a registrare cancellazioni di ordini e problemi nell'avviare i loro prodotti sul mercato. Quello dei rincari dell'energia - e a cascata di tutto il resto - è nazionale, anzi internazionale se pensiamo alla crisi ucraina, e poco può Musumeci: "La loro rivendicazione è più che legittima ma il governo centrale è latitante - ha detto il governatore in visita al presidio autostradale, annunciando di aver chiesto un incontro al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Enrico Giovannini, a cui si presenterà con una delegazione di camionisti.
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"La mobilità delle merci è essenziale se non si vuole bloccare l'economia di un Paese" dice ma del resto lo sciopero - sia pure “bianco” come questo - serve a creare criticità proprio affinché le istituzioni si smuovano, altrimenti è inutile. "La Regione rimane al loro fianco - aggiunge Marco Falcone -, sposando anche le istanze di tutta la filiera dei produttori e dei committenti, piegati dall'aumento dei prezzi e dai disagi dovuti ai blocchi che si stanno estendendo" ad altre regioni italiane: in allegato, vediamo nuovi video dei blocchi in Sicilia e in altre zone della penisola.
"Abbiamo riunito la categoria a Catania - continua Falcone - per approfondirne ancora le ragioni e per formulare un ulteriore appello per una scelta di responsabilità che possa mitigare la protesta. È vitale, per tutti, non gravare di ulteriori costi i cittadini, le famiglie, le imprese. Ben venga l'ipotesi, emersa nel corso delle nostre interlocuzioni con la viceministra Teresa Bellanova, su cui L’assessore confida che Roma inserisca un aiuto economico agli autotrasportatori nel decreto Energia e conferma “i 10 milioni di contributo erogati a imprese e lavoratori autonomi da aprile, per contenere le spese di attraversamento dello Stretto di Messina".