Ragusa - Spende in media 20mila euro l’anno in hotel e ristorazione, non rinuncia allo shopping (15mila euro) e a trasporti confortevoli per arrivare il prima possibile alla meta (altri 10mila). È il ritratto del “turista di serie” scattata dallo studio congiunto AltaGamma, Boston Consulting, Enit e Global Blue. Un target da non trascurare per il rilancio del turismo italiano, e siciliano: è vero che rappresenta meno dell'1% delle imprese di soggiorno e il 3% delle notti, ma genera il 15% del fatturato dell'ospitalità e il 25% della spesa turistica totale.
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Chi alloggia in una struttura 5 stelle spende 9 volte di più della media per un viaggio e costituisce il 13% dell’intero Pil dell'industria turistica nazionale. Al momento sono una sessantina di miliardi, e abbiamo visto come le "vacanze da ricchi" facciano ormai sempre più rotta verso la Sicilia: l’ultimo grande albergo a riaprire, qualche giorno fa, il Villa Igiea di Palermo. Da Mick Jagger a Can Yaman all’Isola non mancano gli “influencer”, e anche il Ragusano ha i suoi vip. Quanto a location naturalistiche e culturali non teme confronti, per non parlare del comparto enogastronomico. Per questo l’industria alberghiera di lusso è in così fermento sull’Isola. Le somme le tireremo in autunno.