Valencia - Dana, la violenta ondata di maltempo che ha colpito la Spagna e in particolare la regione di Valencia facendo registrare almeno 70 morti, è l’acronimo di Depresion Aislada en Niveles Altos, depressione isolata nei livelli alti, un fenomeno meteorologico tipico della Spagna e del Mediterraneo occidentale. Si verifica quando una massa d'aria fredda in quota si isola dal flusso principale, formando una depressione chiusa.
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È un fenomeno atmosferico comune e può verificarsi in qualsiasi periodo dell'anno, ma è particolarmente pericoloso nei mesi estivi e autunnali, quando le temperature superficiali del mare sono elevate e l'evaporazione è maggiore perché le nubi che si formano a causa della Dana contengono più acqua.
Come si forma una Dana?
A molti metri dal suolo, la Terra è circondata da una serie di correnti a getto che circolano da ovest a est a tutta velocità con venti che possono superare i 200 chilometri all'ora. Ci sono quattro grandi correnti a getto sul pianeta: due polari, che circolano alle medie latitudini di ciascun emisfero, e due subtropicali. Questa corrente a getto significa, ad esempio, che i venti prevalenti in Europa sono occidentali o che l'aria fredda artica è normalmente intrappolata nella parte settentrionale del pianeta.
Tuttavia, questa corrente non è stabile, né viaggia sempre in linea retta: a volte ondeggia e parti di essa si separano dal getto originale. In questo caso si forma una depressione d'alta quota, una sacca d'aria fredda che ha una sua circolazione indipendente e sfugge al controllo della corrente principale. Ma questa perturbazione atmosferica non sempre sfocia in piogge torrenziali e temporali.
Dana e “goccia fredda”
Prima che l'acronimo Dana entrasse a far parte del vocabolario spagnolo, era normale utilizzare il termine “goccia fredda” per indicare le piogge improvvise e abbondanti associate alla fine dell'estate nell'area mediterranea.
Ma si tratta di un termine generico che i meteorologi spagnoli non usano più. In breve, la Dana e la “goccia fredda” sono quasi la stessa cosa, ma la prima si riferisce a un fenomeno atmosferico ben definito, con cause e conseguenze specifiche, mentre la seconda è un termine diffuso, di uso popolare, che non si riferisce specificamente alle sue cause.
“Un Mediterraneo più caldo ha aggravato il fenomeno”
Una combinazione di più fattori, secondo il portavoce dell’Agenzia meteorologica di Stato (Aemet) Rubén del Campo intervistato dal País, avrebbe contribuito a rendere il fenomeno ancora più violento. Da un lato una Dana sul Golfo di Cadice con la formazione di una depressione nella zona a sud della Penisola; dall’altro l’arrivo di venti orientali sulla costa mediterranea che “percorrendo lunghe distanze su un Mar Mediterraneo più caldo del normale per questo periodo dell'anno li rendono i venti carichi di umidità”.