Parigi - Jane Birkin, icona e musa franco-britannica, è stata trovata senza vita ieri nella sua casa parigina, a 76 anni. Ex compagna di Serge Gainsbourg, madre delle attrici Charlotte Gainsbourg e Lou Doillon e della compianta fotografa Kate Barry, Jane Birkin di recente aveva dovuto annullare molti concerti a causa dei gravi problemi di salute che la affliggevano da tempo. «Sono sempre stata una grande ottimista e mi rendo conto che ho bisogno ancora di un po’ di tempo per poter essere di nuovo sul palco e con voi. Mi mancate», ha detto in un comunicato stampa diffuso nel maggio scorso, nel quale annunciava l’assenza dai festival dell’estate.
Nel 2017, in un’intervista su Paris Match, aveva parlato della leucemia di cui era affetta: «Mi sono resa conto che mi restavano solo dieci anni di vita». Arrivata in Francia negli anni ‘60 dopo aver sposato il grande compositore britannico John Barry, fu l’incontro con Serge Gainsbourg a cambiarle la vita. Così ha raccontato al Corriere, in un’intervista del 2013, la canzone Je t’aime… moi non plus che le ha dato la celebrità in tutto il mondo e che in origine era stata registrata da Brigitte Bardot (che poi si pentì e preferì non comparire): «Eravamo nel grande studio di registrazione Fontana a Londra, a Marble Arch. Mi ricordo soprattutto che volevo piacere a Serge, cantare note alte, come mi aveva chiesto lui. Eravamo lontani, Serge mi dirigeva rimanendo distante, con i suoi gesti. Alla seconda registrazione Je t’aime... moi non plus era pronta. Tornati a Parigi l’abbiamo messa al ristorante del nostro albergo, l’Hôtel di rue des Beaux Arts: la gente smetteva di mangiare e rimaneva a bocca aperta, Serge mi ha detto: “Beh, abbiamo una hit!”, non smettevamo di ridere». Al cinema Jane Birkin ha recitato per alcuni dei più grandi registi: da Jacques Deray a Roger Vadim, da michel deville a Michel Audiard, da Michelangelo Antonioni a Jacques Doillon, che poi è diventato il suo compagno.
Jane Mallory Birkin è nata il 14 dicembre 1946 nel quartiere londinese di Marylebone. Sua madre era l’attrice Judy Campbell e suo padre, David Birkin, era un comandante della Royal Navy. Jane cominciò a fare la modella e l’attrice a 17 anni, recitando in una commedia di Graham Greene, seguita da un musical, Passion Flower Hotel, con musiche composte da John Barry. Sposò segretamente il compositore, con il quale ebbe la figlia maggiore Kate Barry, fotografa molto stimata morta poi tragicamente (forse suicida) cadendo dalla finestra di casa. Nel 1968, il trasferimento in Francia, paese di cui diventerà cittadina. Il suo partner sullo schermo nel film Slogan del 1969, Serge Gainsbourg, diventerà il suo compagno per dodici anni, formando una delle coppie più famose della Francia degli anni Settanta. Nel 1980 ha cominciato a condividere la sua vita con il regista Jacques Doillon, padre della sua terza figlia, Lou, rimanendo però nella vita di Serge Gainsbourg fino alla sua morte nel 1991, e diventando poi assieme alla figlia Charlotte la custode della sua memoria, reinterpretando in concerto le canzoni di Gainsbourg. Jane Birkin, che non ha mai perso il suo inconfondibile accento inglese, è diventata una figura così importante nella cultura popolare da dare il suo nome a una delle borse più celebri della moda, la Birkin di Hermès. Una volta, in aereo, Jane era seduta accanto al presidente di Hermès, e si è lamentata con lui di non trovare mai una borsetta pratica e elegante. Ne hanno disegnata una insieme, e così è nata la celebre borsa Birkin. È vero che qualche volta, in America, parla della borsa per farsi riconoscere? «Una volta ho detto il mio nome, e mi hanno risposto “Birkin... come la borsa?”. “Sì” — ho detto —, e sarà la borsa a cantare!».